Merendine, 70 anni di dolcezza e affari d'oro per 1,3 miliardi
Nel 2022 hanno realizzato un fatturato da 1,3 miliardi. Le più gettonate? Spopolano i trancini (32%) e i croissant (27%)
Fra tegolini e cornetti un business miliardario
Le merendine italiane compiono 70 anni. Nascono nel 1953 quando il Mottino, panettone in formato mignon, diventa Buondì. Di qui l’inizio di un business che vale circa 1,3 miliardi di euro, secondo le rilevazioni Circana.
A mangiarne quasi tutti gli italiani. Secondo una recente ricerca Bva Doxa -Unione Italiana Food mangiano merendine 8 italiani su 10, l’83% della popolazione nazionale. Più della metà dei nostri connazionali (55%) le mangia almeno 1-2 volte a settimana.
Nel corso degli anni hanno subito certamente una metamorfosi registrando un miglioramento nutrizionale. Negli ultimi 15 anni , si sono ridotte le porzioni cge oggi sono pari a circa 35g in media. Ma sono scesi anche i grassi saturi (-20%), degli zuccheri (-30%) e le calorie (-21%).
Un successo da manuale
Secondo una rilevazione Circana relativa all’anno 2022, il giro d’affari delle merendine è pari al 29% del totale dei Prodotti da Forno e Cereali. In termini di volume, stiamo parlando di 205.073 tonnellate con una crescita del +2% rispetto all’anno precedente.
Le tipologie più vendute in valore? Spopolano i trancini (32%) e i croissant (27%) . Ma gli italiani non disdegnano neanche i plumcake (9,6%) le tortine (8%), le sfoglie (6,3%), le crostatine (5,3%), le altre brioches (4,7%), i panini al latte arricchiti (4,6%).
“Se siamo qui a celebrare i 70 anni delle merendine, significa che questo prodotto è stato capace nel tempo di conquistare l’apprezzamento di diverse generazioni di italiani. Si tratta di piccoli prodotti dolci da forno monoporzione e in questo sta la peculiarità del loro successo: una piccola merenda, equilibrata nutrizionalmente, buona e pratica” afferma Luca Ragaglini, vice-direttore di Unione italiana Food,