Caso migranti, anche in Francia c'è chi dà ragione all'Italia
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CronacaIn evidenza Mer 16 novembre 2022

Migranti, Le Pen ci dà ragione: «Il governo francese è ipocrita»

Marine Le Pen, spiega in un'intervista che cosa pensa della crisi diplomatica tra Francia e Italia sui migranti. Migranti, Le Pen ci dà ragione: «Il governo francese è ipocrita» MARINE LE PEN
Redazione Verità&Affari
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Le Pen sui migranti e la crisi tra Francia e Italia

La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, spiega in un’intervista al “Corriere della Sera” che cosa pensa della crisi diplomatica tra Francia e Italia: “Le accuse del governo francese all’Italia sono profondamente ingiuste e rivelano un rigetto della democrazia. Gli italiani hanno eletto Giorgia Meloni, notoriamente contraria all’immigrazione clandestina anarchica che le Ong cercano di imporci. Rifiutando lo sbarco alla Ocean Viking il governo di Roma non fa che rispettare la volontà del popolo italiano”.

“Quanto al governo francese, – continua – lo trovo ipocrita perché evoca ragioni umanitarie, ma nel 2018 la nave Aquarius venne rifiutata dalla Francia e fu costretta a navigare fino a Valencia”. La Francia sostiene che in base al diritto internazionale la Ocean Viking avrebbe dovuto approdare in Sicilia, nel porto sicuro più vicino: “E perché invece le navi delle Ong, che io considero complici degli scafisti, non approdano in Algeria, o ancora più vicino in Tunisia? Quelli non sono porti sicuri? E’ un atteggiamento di grande disprezzo nei confronti di quei Paesi, oltretutto incomprensibile visto che ogni anno centinaia di migliaia di europei vanno a passare le loro vacanze in Tunisia. I porti tunisini sono sicuri per i turisti e non per la Ocean Viking? La verità è che il governo francese è favorevole all’immigrazione e non lo vuole dire”.

Veramente il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha appena annunciato l’espulsione di 44 dei 234 migranti arrivati a Tolone sulla Ocean Viking: “Vedremo. Clemenceau diceva ‘i discorsi di Jean Jaurès si riconoscono dal fatto che usa tutti i verbi al futuro’. E possiamo benissimo applicare la stessa frase a Darmanin, i suoi discorsi hanno sempre i verbi al futuro, e la realtà non sempre segue. Poi, il punto è che aprire i porti alla Ocean Viking e alle altre navi delle Ong incoraggia i migranti a partire. La sola politica davvero umanitaria è una politica di fermezza”.

Quanto “al danno fatto dalle Ong, non riguarda tanto il numero dei migranti che trasportano, quanto la pubblicità fatta alle traversate. E’ come se dicessero ‘prendete pure la via del mare, tanto ci saremo noi a salvarvi’. E’ un atteggiamento irresponsabile che incoraggia viaggi molto pericolosi. Più in generale, le Ong fanno il contrario di quel che noi riteniamo giusto. Noi siamo per una politica dissuasiva, perché i Paesi europei non hanno niente da offrire a chi arriva”.

A livello europeo, se finora non ci si è accordati su un meccanismo di ripartizione obbli torca, e non solo volontana, dei migranti, è perché a opporsi sono soprattutto Paesi dai governi sovranisti come Ungheria e Polonia: “Non c’è alcuna incoerenza nel fatto che ogni Paese pensi prima di tutto al proprio interesse. Io non voglio accogliere migranti nel mio Paese e non voglio neanche imporli agli altri. L’Unione europea non può imporre migranti a popoli che non li vogliono”.

Ma l’idea è che la solidarietà europea possa aiutare un Paese come l’Italia, che per la sua posizione geografica è meta dei gommoni più di altri: “Il punto – conclude Le Pen – non è redistribuire i migranti che arrivano. L’obiettivo deve essere non farli arrivare, cominciando con lo scoraggiare le Ong”.

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