Flat tax, cartelle e multe, le ultime novità della legge di Bilancio
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CronacaPrimo piano Gio 24 novembre 2022

Flat tax, cartelle e multe, le ultime novità della legge di Bilancio

Misure su energia, fisco, politiche sociali e sanità. Sono questi i principali temi affrontati dalla bozza della legge di Bilancio. Flat tax, cartelle e multe, le ultime novità della legge di Bilancio
Redazione Verità&Affari
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Le novità della legge di bilancio

Misure su energia, fisco, politiche sociali e sanità. Sono questi i principali temi affrontati dalla bozza della legge di Bilancio, composta da 136 articoli suddivisi in 15 capitoli. Una delle principali novità riguarda lo stop ai rincari delle multe: “In considerazione dell’eccezionalità della situazione economica, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per gli anni 2023 e 2024 – si legge nella bozza – è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat”. Viene confermata l’estensione della flat tax al 15 per cento degli autonomi da 65 a 85 mila euro ma con un paletto: “Il regime forfetario cessa di avere applicazione dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100.000 euro”.

Pagamenti elettronici

Per quanto riguarda i pagamenti elettronici, vengono introdotte nuove esenzioni all’obbligo “limitatamente alle transazioni di valore inferiore ai 30 euro”; il ministero delle Imprese e del Made in Italy stabilirà entro 180 giorni i “criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”. Nel frattempo, “sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni”. Previsto anche lo stralcio delle vecchie cartelle esattoriali: “Sono automaticamente annullati – si legge nella bozza – alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015”.

Detassazione delle mance

Sempre nel capitolo fiscale, vengono detassate le mance ai camerieri: nelle strutture ricettive e negli esercizi commerciali che offrono servizi di somministrazione di pasti o bevande, “le somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità costituiscono redditi da lavoro dipendente e, salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono soggette a una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 5 per cento, entro il limite del 25 per cento del reddito percepito nell’anno per le relative prestazioni di lavoro”.

Salgono invece le accise sulle sigarette, costituite da “un importo specifico fisso per unità di prodotto, determinato, per l’anno 2023 in 36 euro per 1.000 sigarette, per l’anno 2024 in 36,50 euro per 1.000 sigarette e, a partire dall’anno 2025, in 37 euro per 1.000 sigarette”. Al testo unico delle imposte sui redditi si aggiungono “le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso o cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attività” non inferiori complessivamente a 2 mila euro nel periodo d’imposta. Vengono però prorogate per il 2023 le agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36.

La revisione delle pensioni

Sul fronte delle politiche sociali, la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per il biennio entra in vigore per il biennio 2023-2024. “Al fine di contrastare – sottolinea la bozza – gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche registrate e attese per il biennio 2022-2023 per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo Inps” è riconosciuto “in via transitoria” un incremento, “rispetto al trattamento mensile determinato sulla base della normativa vigente prima dell’entrata in vigore della presente legge, di 1,5 punti percentuali per l’anno 2023 e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024”. Per l’acquisito di beni alimentari di prima necessità viene istituito “un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023”, destinato ai soggetti con un Isee non superiore a 15.000 euro.

“Entro 60 giorni – si specifica – dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento, con decreto del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del ministro dell’Economia e delle Finanze sono stabiliti i criteri e le modalità di individuazione dei titolari del beneficio”. Viene abbassata l’Iva al 5 per cento anche per i seggiolini auto per i bambini, oltre ai pannolini e al cibo per l’infanzia. Per quanto riguarda l’accoglienza dei migranti, viene ampliata la rete dei centri di permanenza per i rimpatri, al fine di “assicurare la più efficace esecuzione dei decreti di espulsione dello straniero. Le risorse iscritte nello stato di previsione del ministero dell’Interno relative alle spese per la costruzione, l’acquisizione, il completamento, l’adeguamento e la ristrutturazione di immobili e infrastrutture destinati a centri di trattenimento e di accoglienza sono incrementate di 5.397.360 euro per il 2023, di 14.392.960 euro per il 2024, di 16.192.080 euro per il 2025”.

Un’altra novità rilevante riguarda l’istituzione di un fondo per la sovranità alimentare “con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026”; l’obiettivo è “rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale, anche attraverso interventi finalizzati alla tutela e alla valorizzazione del cibo italiano di qualità, alla riduzione del costi di produzione per le imprese agricole, al sostegno delle filiere agricole, alla gestione delle crisi di mercato garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari”. Vengono poi incrementati del 10 per cento i fondi assegnati agli enti locali finanziati con il Pnrr, riguardanti le gare delle opere pubbliche avviate dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023: un intervento “per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici”.

I soldi per la sanità

Per finanziare la sanità invece, vengono messi 2 miliardi di euro per il 2023 e 2 miliardi “di euro annui a decorrere dall’anno 2024”. Sono poi stanziati “650 milioni di euro per l’anno 2023 da destinare all’acquisto dei vaccini anti Sard-Cov-2 2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid-19”. Per le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina, poi, “è autorizzata la spesa di 400 milioni di euro, di cui 120 milioni per l’anno 2024, 140 milioni per l’anno 2025 e 140 milioni per l’anno 2026 per il finanziamento del fabbisogno residuo del Piano complessivo delle opere olimpiche”. Infine, per le attività di carattere logistico-organizzativo connesse con la presidenza italiana del G7, diverse dagli interventi infrastrutturali e dall’approntamento del dispositivo di sicurezza, “è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2023, di 40 milioni per l’anno 2024 e di 1 milione per l’anno 2025”.

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