Librandi punta sulle elezioni 140 mila euro e perde tutto
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ In evidenza/Cronaca
CronacaIn evidenza Lun 03 ottobre 2022

Librandi punta sulle elezioni 200 mila euro e perde tutto in una domenica

L'ex onorevole di Monti ed ex di Renzi si è candidato con + Europa versando 100 mila euro alla Bonino e 40 mila al Pd. Ma non è stato eletto Librandi punta sulle elezioni 200 mila euro e perde tutto in una domenica GIANFRANCO LIBRANDI POLITICO
Franco Bechis
di 
Franco Bechis

La maxi scommessa di Librandi

Gianfranco Librandi è un politico ormai di lungo corso, che ha cambiato più partiti che giacche da indossare. Ha scommesso su tanti cavalli della politica, e fin qui non aveva sbagliato previsioni. Su queste elezioni però Librandi ha puntato 200 mila euro e ha perso tutto in una sola domenica.

Un po’ a Emma un po’ ad Enrico

MATTEO RENZI E GIANFRANCO LIBRANDI

L’ex cassiere di Mario Monti e di Scelta civica, poi passato nel Pd all’epoca di Matteo Renzi segretario, che ha seguito nell’avventura di Italia Viva, questa volta si è candidato con il centrosinistra con la maglia di Emma Bonino. Ha puntato la bellezza di 100 mila euro, registrati in entrata a +Europa il 9 settembre scorso. Poi ha versato anche 40 mila euro al Pd di Enrico Letta con atto registrato il 29 agosto scorso e altri 60 mila sempre a Letta attraverso la sua Milano krea design srl .

Soldi buttati via

Tutti quei soldi sono stati buttati via perchè la Bonino non ha raggiunto il 3% che avrebbe fatto scattare seggi proporzionali e Librandi non ce l’ha fatta nel collegio uninominale di Lombardia 1-08 dove è stato battuto dalla forzista Cristina Rossello per una manciata di voti (lo 0,75% più di lui). L’intero investimento di 200 mila euro è quindi andato completamente in  fumo.

Ha reso felice Beppe Sala

Librandi non è nuovo come sponsor della politica: negli anni lui e la sua Tci communicazioni Italia srl di Saronno hanno finanziato le campagne elettorali di tutti. Quest’anno la società ha finanziato per 50 mila euro in tre diversi bonifici anche il comitato elettorale di Beppe Sala sindaco di Milano.

Quella volta con la Meloni

Ma il finanziamento di Librandi che fece più discutere fu quello di 10 mila euro a Fratelli di Italia di Giorgia Meloni nelle amministrative del 2016. Non andò giù all’allora suo capo politico, Mario Monti, che gliene chiese ragione convocandolo a pranzo. Librandi prima spiegò che un membro della sua famiglia era militante della Meloni e popi disse a Monti: “Guarda che con la mia azienda, la Tci srl di Saronno, ho finanziato quasi mezzo parlamento. Non sai quanti sono stati eletti anche con il mio contributo…”

Condividi articolo