Meloni alzerà la soglia per i pagamenti in contanti, lo chiede la Bce
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

ApprofondimentiCronaca Gio 27 ottobre 2022

Meloni alzerà la soglia per i pagamenti in contanti, lo chiede la Bce

Giorgia Meloni libererà nei limiti del possibile l’uso del contante nella legge di bilancio. Lo ha annunciato in Senato lo stesso premier. Meloni alzerà la soglia per i pagamenti in contanti, lo chiede la Bce
Franco Bechis
di 
Franco Bechis

Il pagamento dei contanti

Giorgia Meloni libererà nei limiti del possibile l’uso del contante nella prossima legge di bilancio. Lo ha annunciato ieri in Senato lo stesso premier nella replica sulla questione di fiducia, confermando le ipotesi che erano circolate dopo il deposito di un disegno di legge della Lega dello stesso tenore. Il nuovo limite per l’uso del contante sarà di 10 mila euro, quindi dieci volte superiore a quello attuale e il massimo consentito perché sopra quella soglia per le transizioni scattano le norme anti-riciclaggio e quelle anti-terrorismo.

L’annuncio del premier ha subito scatenato nelle fila dell’opposizione numerose polemiche per il favore che si vorrebbe fare in quel modo agli evasori. Meloni ai senatori ha replicato polemicamente citando una frase ad effetto sull’inutilità del tetto al contante per il contrasto della evasione fiscale e poi attribuendone dopo un silenzio ad effetto la paternità all’ex ministro dell’Economia del Pd Pier Paolo Padoan.

La Bce sui contanti

A dire il vero a stabilire la legittimità di quel nuovo limite è stata proprio la Bce, come rivelato all’epoca proprio dal quotidiano La Verità, con una lettera inviata nel 2019 al governo italiano che aveva presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ministro del Tesoro Roberto Gualtieri. In quella lettera oltre a protestare per il fatto di non essere mai stata consultata preventivamente dai governi italiani che erano intervenuti sulla materia (quelli di Mario Monti, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni oltre appunto a quello Conte), si indicavano i limiti di circolazione del contante ritenuti legittimi.

E in particolare i parametri stabiliti da una direttiva del Parlamento e del Consiglio europeo del 2015 che «mentre conferma che i pagamenti in contanti di importo elevato si espongono al pericolo del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, richiede che i soggetti che commerciano beni, non altrimenti soggetti obbligati ai sensi di tale direttiva, siano comunque classificati come soggetti obbligati secondo la direttiva stessa e applichino misure di adeguata verifica della clientela, soltanto nei casi in cui effettuano o accettano pagamenti in contanti di importo pari o superiore a 10.000 euro. Ne consegue che la proposta di legge dovrebbe stabilire una soglia proporzionata per le limitazioni ai pagamenti in contanti, tenuto conto degli obiettivi di tali limitazioni».

Niente limitazioni

La Bce è infatti in linea di principio contraria a limitare eccessivamente la circolazione del contante, perché proprio quella circolazione è un pilastro per stabilire il valore legale della moneta. Contestò alla Spagna il limite messo a mille euro e ancora di più alla Grecia quello inferiore di 500 euro. Ma difese limiti più alti anche per una ragione “sociale”, spiegando in quella stessa lettera che «la possibilità di pagare in contanti rimane particolarmente importante per taluni gruppi sociali che, per varie legittime ragioni, preferiscono utilizzare il contante piuttosto che altri strumenti di pagamento. Il contante è anche generalmente apprezzato come strumento di pagamento in quanto, quale moneta legale, è ampiamente accettata, è rapida e agevola il controllo sulla spesa di chi paga.

Costituisce, inoltre, un mezzo di pagamento che consente ai cittadini di regolare istantaneamente un’operazione ed è l’unico metodo di regolamento in denaro di banca centrale e al valore nominale che non consente legalmente di imporre tariffe per il suo utilizzo. Inoltre, i pagamenti in contanti non richiedono un’infrastruttura tecnica funzionale con i relativi investimenti, e sono sempre disponibili; ciò riveste particolare importanza in caso di indisponibilità dei pagamenti elettronici. Inoltre, i pagamenti in contanti agevolano l’inclusione dell’intera popolazione nell’economia consentendole di regolare, in tal modo, qualsiasi tipo di operazione finanziaria».

Condividi articolo