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Cronaca Mar 13 dicembre 2022

Panzeri e il Marocco: il giornalista minacciato, l'accordo per la pesca e le rassicurazioni sull'Algeria

I rapporti dell'ex europarlamentare con Rabat, l'altro paese citato nelle carte dell'inchiesta belga sulla corruzione al Parlamento europeo Panzeri e il Marocco: il giornalista minacciato, l'accordo per la pesca e le rassicurazioni sull'Algeria Panzeri a Doha
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

“Impunità e giornalismo: il diritto di sapere”. Fight Impunity, la ong fondata da Pier Antonio Panzeri dopo la sua uscita dal Parlamento europeo, si occupa molto di difendere la libertà di stampa. Almeno stando a quello che dice il sito dell’associazione. C’è un giornalista della televisione pubblica marocchina Rtm che probabilmente non la pensa allo stesso modo.

E ancora: le “sollecitazioni” di Panzeri ai parlamentari italiani in occasione del voto sull’accordo per la pesca con il Marocco e le rassicurazioni all’ambasciatore di Rabat in occasione di una visita di parlamentari europei in occasione di una visita in Algeria e nei capi dei profughi dal Sahara occidentale. Tutto quello che sappiamo sui rapporti di Panzeri con il Marocco, l’altro paese oltre al Qatar citato nelle carte dell’inchiesta sulla corruzione al Parlamento europeo.

La visita in Marocco e i cablo dell’ambasciatore di Rabat su Panzeri

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