Dall'Algeria all'Italia così gli speculatori aumentano il prezzo del gas
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ApprofondimentiCronaca Lun 22 agosto 2022

Dall'Algeria all'Italia così gli speculatori portano il prezzo del gas alle stelle

Dall’Algeria il metano ci arriva a 40 euro e gli speculatori portano il prezzo del gas alle stelle. L'autorità difese la scelta. Dall'Algeria all'Italia così gli speculatori portano il prezzo del gas alle stelle
Carlo Cambi
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Carlo Cambi

Come aumenta il prezzo del gas

Quanti siete? Cosa accendete? Un fiorino. Di fronte ai prezzi impazziti del gas e dell’elettricità – come Roberto Benigni e Massimo Troisi – non ci resta che piangere. Soprattutto se si scopre che ad aprile un contratto di fornitura dell’Italia con l’Algeria – indicizzato al petrolio a lungo termine – aveva un prezzo di 40 euro a megawatttora, un sesto di quanto si è pagato due giorni fa ad Amsterdam.

Non ci resta che piangere se si scopre che i contratti di fornitura a lungo termine sono secretati e il prezzo non lo sa nessuno. Non ci resta che piangere se ci si prende la briga di confrontare alcune prese di posizione dell’Arera, l’autorità garante dell’energia. Il 10 febbraio Maria Tuccillo, capo di gabinetto di Arera, alla Commissione Industria del Senato spiega tra l’altro: «Nel medio lungo periodo il prezzo spot del gas sembra anche più conveniente di quello a termine, non c’è un motivo cogente per intervenire in maniera artificiale sui contratti».

Dal primo ottobre però l’Arera cambierà il riferimento di prezzo sul quale stabilire l’importo delle bollette e l’Autorità presieduta da Stefano Besseghini fa sapere che: «Anche per intercettare in modo immediato le eventuali iniziative nazionali ed europee di contenimento dei prezzi (sarebbe il mitico price cap ndr), si è deciso di non utilizzare più come riferimento le quotazioni a termine, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano con aggiornamento mensile».

Movente green

Al Senato l’Arera dice che il riferimento dei contratti a termine è svantaggioso, poi fa sapere che fino a ottobre lo usa e per passare poi a un parametro che potrebbe costare anche di più. È d’uopo segnalare che il prezzo spot – quello che difende la dottoressa Tuccillo – del gas ad Amsterdam è stato fissato venerdì in chiusura a 244,55 megawattora (il massimo di sempre) e che domani alla riapertura dei mercati, visto che Gazprom tiene chiusi i rubinetti del Nord Stream per tre giorni a fine mese, potrebbe esserci un ulteriore aumento.

Ma quanto sposta e cosa significa pigliare a riferimento la quotazione del cosiddetto punto di prelievo, che sarebbe il rubinetto da cui arriva il gas e attraverso cui poi viene distribuito? Una misura peraltro riservata solo ad un terzo delle utenze, perché le fabbriche che stanno chiudendo una dopo l’altra per il caro energia sono escluse da questo – teorico – beneficio. Il prezzo PSV italiano è il più alto sia rispetto a quello olandese che a quello britannico. Il vantaggio sta nel fatto che il prezzo spot fissato ad Amsterdam incorpora, come tutti i futures, anche una quota di copertura dal rischio, mentre il “costo” al punto di prelievo è netto. La dottoressa Tuccillo ha spiegato perché l’Europa, e dunque l’Italia sempre così obbediente a Bruxelles, preferisce i contratti spot a quelli a lungo termine. Perché gli spot spingono verso la transizione ecologica.

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