Smascherato il Superbonus di Conte: voleva fare concorrenza all’Euro
Se il credito di imposta del Superbonus fosse stato sempre cedibile si sarebbe di fatto creata una moneta alternativa all'Euro. GIUSEPPE CONTE M5SConte e la moneta alternativa del Superbonus
La cessione dei crediti di imposta “è una possibilità, non è un diritto”. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, spiegando le misure contenute nel decreto Aiuti quater, lo ha voluto ribadire parlando del Superbonus e di come cambierà. E se a qualcuno è sembrata una frase pleonastica, vista anche la malaparata delle banche di questi giorni, non lo è.
Perchè se il credito di imposta fosse stato sempre cedibile si sarebbe di fatto creata una moneta alternativa all’Euro. Ecco smascherato il piano ultimo dell’allora premier Giuseppe Conte, proponendo la misura del Superbonus delle ristrutturazioni: far nascere un’economia parallela nella quale si scambiassero crediti come figurine e che si abituasse all’idea dei dollari del Monopoli.
Un progetto che si è schiantato di fronte alle inefficienze della misura e alle contorsioni del sistema bancario. La cessione dei crediti di imposta “è una possibilità, non è un diritto – ha spiegato il ministro -. Altrimenti avremmo creato una moneta che non è stata creata”. Giorgetti ha, comunque, difeso questa riedizione del Superbonus in forma ridotta, che considera una “misura calibrata che non toglie diritti acquisiti e però era necessaria e indispensabile. Difendo questo provvedimento”.