Parocchia di Torino accetta le offerte con Satispay
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Curiosità Lun 19 settembre 2022

Via il contante pure dalle chiese: una parocchia torinese accetta le offerte con Satispay

Sono sempre di più le attività che pensano di eliminare l’uso del contante nelle transazioni. Ora ci si mettono anche le chiese Via il contante pure dalle chiese: una parocchia torinese accetta le offerte con Satispay COMUNITA' UCRAINA A MESSA PRESSO LA CHIESA DI SANTI SERGIO E BACCO DEGLI UCRAINI FEDELE FEDELI SACERDOTE MESSA CULTO CATTOLICO DI RITO ORIENTALE BIZANTINO UCRAINO
Marco Vassallo
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Marco Vassallo

Anche le chiese usano Satispay

Sono sempre di più le attività che pensano di eliminare l’uso del contante nelle transazioni. Ora ci si mettono anche le chiese, mai come adesso, così al passo coi tempi. A Torino infatti la parrocchia di Santa Giulia, zona Vanchiglia, ha deciso di accettare altre forme di pagamento per le offerte oltre a quelle canoniche. Niente piattino e nemmeno il Pos. Viene usato il sistema Satispay per raccogliere i soldi dei fedeli.

Come funziona Satispay in chiesa

La chiesa si trova in una zona particolarmente nota per la movida. Spesso la parrocchia ha dovuto denunciare spiacevoli episodi. Mentre oggi si distingue per questa trovata: attivare un account Satispay a nome della chiesa. Che serve a raccogliere spicci e banconote virtualmente. Proprio vicino alla cassettina delle offerte c’è infatti un cartello con il Qr code da scansionare  che recita: “Sei a corto di monete? Lascia l’offerta con Satispay”. A questo punto si procede proprio come per altri pagamenti: basta indicare la cifra che si vuole cedere e premere invio. Con una differenza rispetto agli altri casi: l’esborso nella maggior parte dei casi sarà per una giusta causa.

I vantaggi di Satispay in chiesa

Si rischia di snaturare un momento molto sentito, vero, cioè quello dell’offertorio con i cestini. Ma questo metodo digitale, pur non canonico, comporta una serie di vantaggi. Soprattutto economici. Con Satispay non ci saranno, infatti, più scuse per chi ha il braccino corto. Inoltre la chiesa non dovrà pagare tariffe sul servizio perché sotto i 10 euro non ci sono commissioni. E poi per le microdonazioni benefiche, queste non sono previste.

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