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Curiosità Ven 23 dicembre 2022

I Girasoli di Van Gogh finiscono in tribunale. La vendita fu frutto di una "coercizione nazista"

Gli eredi del banchiere ebreo Paul von Mendelssohn-Bartholdy pretendono la restituzione del dipinto 80 anni dopo la vendita. I Girasoli di Van Gogh finiscono in tribunale. La vendita fu frutto di una "coercizione nazista" I Girasoli
Redazione Verità&Affari
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L’arte di Vincent Van Gogh al centro di una battaglia legale

I celebri Girasoli del pittore olandese sono infatti oggetto di un contezioso davanti alla giustizia americana in una causa di rivendicata proprietà del valore di 750 milioni di dollari. Gli eredi di Paul von Mendelssohn-Bartholdy, banchiere ebreo tedesco di Berlino che liquidò la sua vasta collezione d’arte per evitare le rappresaglie naziste, hanno chiesto indietro al tribunale di Choicago la restituzione del dipinto quasi 80 anni dopo la vendita. Secondo gli eredi, l’opera d’arte sarebbe stata venduta a causa della “coercizione nazista”. Di conseguenza la vendita sarebbe nulla. 

Così gli eredi del banchiere hanno intentato una causa il 13 dicembre contro l’attuale proprietario del famoso dipinto del pittore olandese. Come riferisce The Art Newspaper, i querelanti sostengono che la compagnia assicurativa giapponese Sompo Holdings fosse pienamente consapevole del fatto che la cessione del dipinto fosse una “vittima delle politiche naziste”. Ciononostante il gruppo avrebbe proceduto al suo acquisto senza curarsi dell’eventuale possibile pretesa da parte degli eredi.

Il j’accuse degli eredi del banchiere ebreo

I discendenti di Mendelssohn-Bartholdy (Julius H. Schoeps, Britt-Marie Enhoerning e Florence Von Kesselstatt ) hanno accusato la Sompo Holdings, attuale proprietaria del quadro, di essere stata “sconsideratamente indifferente” al passato del dipinto “Sompo respinge categoricamente qualsiasi accusa di illecito e intende difendere con forza i propri diritti di proprietà sui Girasoli”, ha dichiarato Sho Tanka, portavoce della Sompo, precisando che il precedente proprietario, la Yasuda Fire & Marine Insurance Company, aveva acquistato il quadro in un’asta pubblica di Christie’s a Londra nel 1987. Ma per gli eredi del banchiere, la verità è che Mendelssohn-Bartholdy fu obbligato a vendere i Girasoli e altri pezzi della sua collezione nel 1934 per timore del regime nazista. Non riuscì poi più a riappropriarsene perché morì l’anno successivo. Di qui la richiesta risarcitoria degli eredi da 740 milioni di dollari, 

Non solo i Girasoli in contenzioso

C’è infatti in corso anche un’altra battaglia legate per il quadro La raccolta delle olive. Gli eredi della collezionista ebrea tedesca Hedwig Stern hanno fatto causa al Metropolitan Museum of Art di New York e alla Basil and Elise Goulandris Foundation di Atene reclamando la restituzione del dipinto. Il quadro venne acquistato prima dalla Galleria Thannhauser per essere poi ceduto al collezionista Vincent Astor a New York nel 1948. Infine il Met lo acquistò poi dalla Knoedler Gallery nel 1956. La tesi degli eredi è che il museo avrebbe venduto l’opera di Van Gogh in sordina negli anni ’70 perché si sarebbe reso conto delle circostanze illecite della vendita originale del dipinto.

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