Chi vuole cucinare per La Russa? La gara ristorante del Senato
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CuriositàIn evidenza Gio 17 novembre 2022

Chi vuole cucinare per La Russa? Parte la gara ristorante del Senato

La missione è delicata: servire pranzo e talvolta cena a Ignazio La Russa. La gara per il ristorante del Senato. Chi vuole cucinare per La Russa? Parte la gara ristorante del Senato
Fosca Bincher
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Fosca Bincher

La gara per il ristorante del Senato

La missione è delicata: servire pranzo e talvolta cena a Ignazio La Russa, e poi naturalmente sfamare e rifocillare nel caso si presentino a tavola gli altri 199 senatori eletti e i 6 senatori a vita cui venisse alle ore canoniche un certo languorino. Poi durante il giorno mettere a disposizione spuntini, aperitivi, snacks, qualche piattino caldo da assaggiare su due piedi nella buvette. Insomma, cercasi chef e relativa squadra di cuochi, baristi e camerieri per pensare agli stomaci- spesso delicati- di palazzo Madama.

L’offerta è prestigiosa per il luogo dove sperimentare le proprie ricette: il ristorante del Senato. Il contratto è per 48 mesi. Il valore economico di una certa importanza: 10 milioni e 425 mila euro esclusa Iva. Ma chi fosse interessato a farlo ha davvero poco tempo: le proposte possono arrivare a Palazzo Madama solo fino alle ore 15 del prossimo 29 novembre. Le buste con le offerte saranno aperte poi a Roma alle ore 11 del successivo 12 dicembre. È il primo di gara pubblicato dal nuovo Senato a guida La Russa, con la destra in maggioranza a palazzo Madama. E un po’ come ci si aspettava da quello schieramento politico, punta subito tutto sulla pancia. 

L’offerta per il Senato

Per aggiudicarsi l’offerta bisogna però sapere fare un po’ di tutto. Baristi nella sede principale di palazzo Madama e in quella di palazzo Carpegna, dove si dovranno preparare anche cestini per il pranzo veloce per alcune categorie di dipendenti e collaboratori dei senatori. Gestione di self service sia nella sede principale che nel non troppo lontano Palazzo Coppelle.

Ma è necessario anche infilarsi i guanti bianchi e calzare l’alta uniforme per svolgere i servizi “di ristoro e rappresentanza” per il presidente del Senato e i suoi autorevoli ospiti come per tutti gli alti vertici dell’amministrazione. Un po’ catering e un po’ chef stellato, e non tutti sono in grado di fare allo stesso modo i due mestieri. La sfida è aperta. Se La Russa sarà soddisfatto del servizio e solo a suo insindacabile giudizio il contratto alla fine può essere allungato di un ulteriore anno, anche oltre il termine naturale della legislatura. Forza signori ristoratori, fate la vostra puntata…

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