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DigitalePrimo piano Gio 09 febbraio 2023

Agcom, nell'authority delle tlc e dei media volano gli stracci

Mentre gli operatori di tlc soffrono un calo dei margini, la commissaria in quota m5s bacchetta il presidente sulla relazione antipirateria Agcom, nell'authority delle tlc e dei media volano gli stracci AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMINICAZIONI AGCOM SEDE
Redazione Verità&Affari
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Bagarre sulla relazione antipirateria del presidente Giacomo Lasorella

Mentre il settore delle telecom soffre, nelle stanze del regolatore, finanziato con i soldi degli operatori, va in scena uno scontro di potere. Alla comissaria Elisa Giomi non è andata giù la relazione del numero uno dell’autorità in audizione alla Camera sulle proposte di legge in tema di antipirateria. E ha accusato Lasorella di muoversi in totale autonomia senza rispettare il consiglio. E ha poi attaccato i dipedenti dell’autorità, ritenuti strapagati, ricevendo una secca smentita dai sindacati sui numeri relativi a stipendi e mezzi messi a disposizione dei lavoratori. 

“Ancora una volta il presidente Lasorella ha rilasciato dichiarazioni pubbliche che non trovano riscontro nella realtà e che impegnano l’Autorità senza tuttavia che il Consiglio si sia pronunciato in merito, come prevederebbe il nostro regolamento. E’ una delle criticità della gestione attuale dell’Autorità che vado evidenziando da tempo” ha dichiarato la Giomi, voluta in Agcom dalla senatrice pentastellata Alessandra Majorino. 

Al centro dello scontro le nuove compoetenze antipirateria

Per il presidente Lasorella, a parità di risorse, l’autorità non è in grado di finanziare nuove attività di monitoraggio, oltre a quelle già attualmente esistenti su altri settori. Ma per la Giomi, che anche votato contro una serie di provvedimenti su Tim, le cose non starebbero in questi termini perchè i soldi e le risorse umane ci sono. Ogni anno infatti, al pari delle altre autorità di vigilanza, l’Agcom drena circa 150 milioni di euro di contributi dai soggetti vigilati con cui finanzia tutte le spese. 

“Circa l’adeguatezza delle risorse umane ed economiche rispetto ai nuovi compiti, Agcom conta su 350 dipendenti che percepiscono in media circa 150 mila euro all’anno di retribuzione e dispongono di strumenti di lavoro come uffici, computer, software, energia, ecc. per un valore di altri 150 mila euro ciascuno, con un esborso di oltre 300 mila euro all’anno a persona” ha chiarito la commissaria. Che infine ha aggiunto: “è opinabile che un personale con una dotazione simile possa avere problemi di reperibilità nei giorni festivi e semifestivi o di funzionalità complessiva a causa delle nuove mansioni attribuite ad Agcom in materia di antipirateria, come sostenuto dal presidente”.

Immediata la reazione del sindacato dei lavoratori

La Fiba-Cisl è subito intervenuta per fare chiarezza sui numeri riferiti dalla commissaria. “Almeno i due terzi dei lavoratori dell’Autorità ha infatti una retribuzione ben lontana dai 150.000 euro da lei indicati e i lavoratori che vi si avvicinano hanno decenni di servizio e curriculum vitae che non hanno nulla da invidiare a quelli di manager degli operatori privati del settore delle comunicazioni” si legge in una nota del sindacato. 

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