L’algoritmo che trova i bandi a fondo perduto per le imprese
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Digitale Mer 20 luglio 2022

L’algoritmo che trova i bandi a fondo perduto per le imprese

Una piattaforma gratuita che tramite un algoritmo trova i bandi a fondo perduto per le imprese nazionali ed europei. L’algoritmo che trova i bandi a fondo perduto per le imprese
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

I bandi a fondo perduto per le imprese

Una piattaforma gratuita per le imprese per agevolare l’accesso ai fondi messi a disposizione da bandi nazionali ed europei. Si chiama Eurifinance ed è stata lanciata in Campania da Vincenzo Vinciguerra. Una sorta di scouting gratuito delle opportunità di finanziamento a fondo perduto, a cui fa seguito un rapporto consulenziale vero e proprio solo nel momento in cui viene appurata la concreta possibilità, per l’azienda, di accedere ai fondi.

«I database che forniscono informazioni sui bandi sono solitamente a pagamento – spiega Vinciguerra -. Siamo gli unici in Italia a mantenere i costi a zero fino al momento della reale partecipazione al bando». Il funzionamento del servizio è semplice: le imprese si iscrivono e in base al loro tipo di attività ricevono degli alert via mail con i bandi che potrebbero fare al caso loro. Per ogni bando le imprese possono segnalare direttamente all’interno della mail il loro interessamento al bando. Una volta che arriva la segnalazione il cliente viene contattato da un consulente per verificare il possesso dei requisiti del bando. Solo nel caso in cui ci siano i requisiti attiviamo un rapporto economico con il cliente. Questa verifica ci permette di avere un tasso di vittoria del bando e ottenimento dei fondi pari all’80%».

Operativo da marzo 2022, il portale Eurifinance è nato in Campania dall’esperienza del consulente finanziario Vincenzo Vinciguerra, che individualmente si occupa di gestione patrimoniale per gli imprenditori. «In Italia escono dai 5 ai 15 bandi al giorno, solo per contributi a fondo perduto – spiega il fondatore -. Spesso le aziende non li conoscono, e questo fa sì che in Europa tornino indietro miliardi di euro che potrebbero finire nelle loro tasche».

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