Meta in crisi? Cosa succede al gigante social di Zuckerberg
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Digitale Ven 29 luglio 2022

Meta in crisi? Cosa succede al gigante social di Zuckerberg

Per la prima volta il gruppo che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp ha visto scendere i ricavi trimestrali rispetto all’anno scorso. Meta in crisi? Cosa succede al gigante social di Zuckerberg
Alberto Mapelli
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Alberto Mapelli

La crisi di Facebook

Le scusanti ci sono: la congiunzione economica sfavorevole, il momento negativo per tutto il settore tecnologico, le nuove regole sulla privacy di Apple, la concorrenza spietata di TikTok, il momento di transizione verso il metaverso. Ma i freddi numeri raccontano di un momento eccezionale per Mark Zuckerberg, mai vissuto prima dalla nascita del suo colosso Meta. Per la prima volta nella sua storia il gruppo che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp ha visto scendere i ricavi trimestrali rispetto all’anno scorso.

Un calo motivato dalla contrazione del budget investito degli inserzionisti pubblicitari e che si riverbererà anche sul secondo semestre del 2022. «Siamo entrati in una fase di recessione economica che avrà un ampio impatto nel settore della pubblicità digitale. Oggi la situazione appare peggiore di quella di un trimestre fa», ha commentato il ceo di Meta presentando i risultati. Wall Street ha condiviso la visione pessimistica di Zuckerberg: al momento di andare in stampa il titolo scambiava ai 159 dollari, con un calo di circa il 6%.

I numeri negativi di Facebook

Il colosso californiano ha registrato ricavi per 28,8 miliardi di dollari, con una contrazione dell’1% rispetto al periodo aprile-giugno dell’anno scorso (29,1 miliardi). Un dato inferiore anche alle aspettative degli analisti, che fissavano l’asticella a 28,9 miliardi. Ma le previsioni sono nere anche per il terzo trimestre, con Meta che prevede ricavi tra i 26 e i 28,5 miliardi di dollari, nettamente inferiore alle previsioni degli analisti (30,5 miliardi). Si tratterebbe del secondo calo trimestrale consecutivo. A crollare in maniera vertiginosa sono anche le voci del reddito operativo e dell’utile netto. Il primo è sceso del 32% a 8,4 miliardi di dollari rispetto all’anno scorso, il secondo del 36% a 6,7 miliardi.

Tra utenti e metaverso

Agrodolci invece i numeri relativi agli utenti attivi sui social network di Meta. Il numero di utenti sono stati 2,88 miliardi, leggermente inferiori ai 2,93 miliardi previsti dagli analisti ma in aumento dell’1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Gli utenti giornalieri attivi però salgono e raggiungono quota 1,97 miliari. Visto il calo di ricavi e le prospettive cupe, Zuckerberg ha deciso di concentrare gli sforzi su meno obiettivi. In primis la transizione verso il metaverso, che il ceo continua a ritenere fondamentale nonostante le difficoltà e le alte spese per portarla a termine. La divisione che si occupa di realtà aumentata di Meta, Reality Labs, ha riportato una perdita di 2,81 miliardi di dollari, nonostante l’aumento dei ricavi del 48% che ha portato la somma totale a 452 milioni.

E poi la concorrenza di TikTok, che sta spingendo Meta a puntare sui reels per evitare la fuga del pubblico più giovane verso l’app cinese. Tanto che entro la fine del 2023 la società raddoppierà la quantità di contenuti che mostrano gli account suggeriti tra le bacheche di Facebook e Instagram, in modo da favorire nuove connessioni e aumentare la visibilità di determinati contenuti e di conseguenza le entrate. 

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