Freenow, l'alternativa a Uber punta sull'Italia per crescere
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Digitale Dom 30 luglio 2023

Freenow, l'alternativa a Uber punta sull'Italia per crescere

Con Free Now si possono prenotare le corse dei taxi, come la bici o il monopattino. In Italia sono oltre 2milioni gli utenti che la usano. Freenow, l'alternativa a Uber punta sull'Italia per crescere Umberto Javarone, General Manager Italia di FREENOW

Per capire come mai quella dei taxi sia diventata una grana, che ha allarmato anche il governo, basta partire dai dati di Free Now, l’app della mobilità che festeggia i suoi 8 anni di presenza in Italia. Le corse delle auto bianche sono cresciute nell’ultimo anno del 16% (+20% solo a maggio) attraverso l’applicazione. A cui vanno sommate le chiamate fatte direttamente ai vari Radio Taxi o le prenotazioni tramite le altre app. Insomma, se questi numeri non spiegano le code interminabili in attesa alle stazioni o perché un passaggio stia diventando introvabile per lo meno ci danno un indizio.

Ma nell’estate del caos trasporti e delle polemiche green c’è anche un altro dato interessante, che salta agli occhi con Free Now. L’accresciuta voglia di usare soluzioni di sharing da parte degli utenti, aumentate sull’app del 146% con oltre 30.000 nuovi passeggeri iscritti. La dimostrazione della forte richiesta da parte degli italiani di mezzi di trasporto rapidi e accessibili. “I dati ci dicono che c’è un enorme potenziale di sviluppo per il mercato europeo della multi-mobilità, e noi continueremo ad impegnarci nell’offrire un servizio di qualità, sempre più esteso e con una custumer journey sempre più soddisfacente”, afferma Umberto Javarone, general manager di Free Now in Italia.  

L’app della mobilità

Nata in Germania come servizio per i taxi, la piattaforma è rapidamente cresciuta allargandosi a oltre 150 città europee e dando la possibilità di prenotare una serie di opzioni, che vanno dal taxi al car sharing alla micromobilità. In pratica, con Free Now si possono chiamare le corse dei taxi, come usare la bici a noleggio o il monopattino. In Italia sono oltre 2milioni gli utenti, che usano oggi l’app, nelle 10 città dove è attiva, ovvero Milano, Roma, Torino, Napoli, Catania, Palermo, Cagliari, Monza, Modena e Reggio Emilia. E l’obiettivo è quello di allargarsi presto a nuovi capoluoghi tra cui Firenze e Bologna.

“Stiamo attualmente contattando gli stakeholder locali per individuare possibili modalità di collaborazione con loro”, conferma Javarone. Perché in questo, sottolinea la società, è diverso l’approccio rispetto ai concorrenti: la ricerca di collaborazione sul territorio e non l’imposizione. Con un’attenzione particolare verso tassisti, per cui è nata la soluzione Free Now Pass, che permette di eliminare completamente le commissioni applicate alle corse. Una richiesta che era emersa proprio durante i momenti di confronto che la piattaforma ha avuto con la categoria.  “I nostri competitor hanno un modello che richiede un abbonamento annuale – spiega Javarone -. Noi offriamo una formula più flessibile, lasciando più libertà ai tassisti”.

La capitale dei taxi

Analizzando sempre i dati di Free Now si scopre che Roma è la capitale dei taxi, con il 65% di corse effettuate tramite la piattaforma, mentre Milano è la città in cui si usano di più i monopattini. E utilizzando veicoli sostenibili, gli utenti dell’app hanno percorso un totale di 20 milioni di chilometri, l’equivalente di 5 volte la distanza tra la Terra e la Luna, risparmiando un totale di 30 tonnellate di CO2 che corrisponde a circa 165 viaggi aerei Milano – Bangkok.

L’offerta per le aziende

Nel mirino dell’app c’è ora anche il segmento business, permettendo alle aziende di rendicontare meglio le spese di viaggio o  di offrire un budget per la mobilità ai dipendenti come benefit. “La mobilità è uno dei temi fondamentali per il futuro delle città e, più in generale, delle aree urbane. In questo scenario, anche le innovazioni tecnologiche e la digitalizzazione del settore giocheranno una parte fondamentale all’interno dell’ecosistema dei trasporti. Soddisfare il bisogno del consumo on-demand degli utenti con flessibilità e semplicità, così come consentire al maggior numero di persone possibile di accedere con immediatezza a differenti modalità di spostamento, è un fattore decisivo per una mobilità urbana sostenibile”, conclude Javarone.

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