Musk spiega l'acquisto di Twitter: «Voglio aiutare l'umanità»
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Digitale Gio 27 ottobre 2022

Musk spiega l'acquisto di Twitter: «Voglio aiutare l'umanità»

Musk ha già fatto sapere che avrebbe intenzione di tagliare i costi di Twitter una volta rilevato, sforbiciando il 75% del personale. Musk spiega l'acquisto di Twitter: «Voglio aiutare l'umanità» Elon Musk
Alberto Mapelli
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Alberto Mapelli

L’acquisto di Twitter da parte di Musk

“Il motivo per cui acquisto Twitter è perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove si può dibattere idee diverse in modo salutare, senza ricorrere alla violenza”. Lo ha affermato Elon Musk, sottolineando di non voler acquistare Twitter perché “è facile o per fare soldi”. Il patron di Tesla, infatti, ha precisato che intende acquistare la piattaforma “per cercare di aiutare l’umanità che amo. Lo faccio con umiltà e nella consapevolezza che fallire è una vera possibilità”.

Entro domani, 28 novembre, Musk dovrà chiudere l’affare da 44 miliardi di dollari per rilevare Twitter. E le indicazioni che arrivano dalle banche d’affari che forniranno parte della liquidità necessaria (13 miliardi) parlano di documenti in fase di revisione e firma già in mano al team del miliardario. Il termine è stato fissato domani dalla giudice della corte del Delaware Kathaleen McCormick, che ha sospeso fino al 28 ottobre il processo che vedeva involti il ceo di Tesla e il social network. Intanto, sulla scia delle voci di un accordo in fase di definizione, il titolo è tornato a salire leggermente avvicinandosi al prezzo d’Opa di 54,20 dollari per azione. Ieri, al momento di andare in stampa, a Wall Street scambiava intorno a 53 dollari in salita dello 0,3%.

I problemi di Twitter

Musk ha già fatto sapere che avrebbe intenzione di tagliare i costi del social network una volta rilevato, sforbiciando il 75% del personale. Ma il piano di ristrutturazione di Musk dovrà essere molto più profondo perché dovrà rilanciare un modello che, in base a quanto si legge su documenti interni riportati da Reuters, sta andando in difficoltà.

«Dall’inizio della pandemia» sarebbero in calo gli utenti più attivi che potremmo ribattezzare “twittatori seriali” e che rappresentano per il social network la fonte di almeno il 50% delle entrate complessive. Questo nonostante questa tipologia di account – che si connettono al social almeno sei giorni su 7 in una settimana e twittano almeno tre o quattro volte in una settimana – rappresentino solo il 10% di quelli attivi mensilmente, ma generano il 90% dei tweet.

La pornografia su Twitter

Inoltre a preoccupare Twitter, in base ai documenti interni, sono le tematiche e la tipologia di contenuti che vengono trattate maggiormente sulla piattaforma. L’interesse per i tweet che si occupano di argomenti come intrattenimento, sport e cronaca ottengono sempre meno interazioni, mentre stanno crescendo i contenuti legati alle criptovalute e ai contenuti definiti Nsfw, ossia contenenti informazioni che non si conformano alla morale comune. Tra di essi ci sono i contenuti pornografici che, secondo le stime contenute nei documenti visionati da Reuters, rappresentano il 13% del totale.

Insomma, Twitter starebbe perdendo quel ruolo di luogo di dibattito privilegiato che l’ha reso rilevante in diversi ambiti, compreso quello politico. Il verificarsi di alcuni eventi clamorosi, ad esempio l’assalto a Capitol Hill, Twitter torna a essere luogo di dibattito. Ma nel complesso le grandi comunità «sono in declino». Le considerazioni di un ricercatore interno concludono così: «Sembra esserci una discrepanza significativa tra quelli che immagino siano i valori della nostra compagnia e il nostro pattern di crescita».

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