Perchè Musk ci ha ripensato e vuole di nuovo acquistare Twitter
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Digitale Mer 05 ottobre 2022

Perchè Musk ci ha ripensato e vuole di nuovo acquistare Twitter

Elon Musk ha scritto al cda del social network proponendosi di portare a termine l’acquisizione della società al prezzo d’Opa stabilito Perchè Musk ci ha ripensato e vuole di nuovo acquistare Twitter
Alberto Mapelli
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Alberto Mapelli

L’acquisto di Twitter da parte di Musk

Quando tutto sembrava indirizzato a una battaglia show in tribunale, la telenovela Twitter vive una svolta inaspettata e decisiva. Elon Musk ha scritto al cda del social network proponendosi di portare a termine l’acquisizione della società al prezzo d’Opa stabilito, 54,20 dollari per azione. Il miliardario dovrà quindi sborsare 44 miliardi di dollari per prendere la società e poi delistarla da Wall Street. La notizia, rivelata per prima da Bloomberg news, ha fatto immediatamente schizzare verso l’alto il titolo, tanto da essere sospeso al rialzo (+13% in pochi minuti) poco sotto i 48 dollari ai quali era inchiodato al momento di andare in stampa. Ma è evidente che se confermata la scelta di Musk dovrebbe portare il titolo a schiacciarsi sui 54 dollari.

La vicenda di Twitter

Musk avrebbe deciso quindi di porre fine alla storia portando a termine l’acquisizione secondo gli accordi raggiunti ad aprile. Una netta giravolta, considerando che a inizio estate aveva deciso di far saltare l’accordo da 44 miliardi di dollari sostenendo che Twitter stesse mentendo sulla quantità di account falsi presenti sul social network. Il cda ha ribadito più volte che la fetta di account spam sia inferiore al 5% di quelli attivi monetizzabili, mentre Musk ha sparato più volte al rialzo.

La battaglia, iniziata come una schermaglia con le uscite del ceo di Tesla proprio tramite il suo account Twitter, si è trasformata presto in una battaglia legale. Il 17 ottobre sarebbe dovuto partire il processo di cinque giorni in Delaware su richiesta del cda del social per obbligare il miliardario a portare a termine l’affare. Molti osservatori hanno sottolineato che Musk avrebbe dovuto affrontare un processo in salita dati i precedenti che costringevano le società a portare a termine gli accordi in situazioni paragonabili e la difficoltà a provare che Twitter mentisse effettivamente sugli spam.

Cosa succede adesso

Assorbita la sconfitta mediatica, per Musk si apre la partita per reperire la liquidità necessaria a portare a termine l’Opa. Pur essendo tra gli uomini più ricchi del mondo, la maggior parte della ricchezza di Musk è composta da azioni Tesla. Tra aprile e agosto Musk ha già venduto quote della società automobilistica per oltre 15 miliardi di dollari. Ma si può immaginare che la caccia a partner finanziari (alcuni li aveva trovati prima che facesse saltare l’affare) disposti a condividere l’operazione sia già aperta. Musk dovrà però sfoderare tutto il suo carisma per convincerli della bontà di un affare che ha provato in tutti i modi a fare saltare.

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