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AperturaEconomia Ven 12 maggio 2023

Airbnb: "Trasparenza e legalità sugli affitti brevi"

Trovato, country manager per l'Italia, a Verità & Affari: al governo abbiamo chiesto di vare regole uguali per tutti Airbnb: "Trasparenza e legalità sugli affitti brevi"
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

“Affitti brevi, Airbnb chiede trasparenza e legalità”

“Airbnb ha chiesto al governo trasparenza e legalità e di varare regole per gli affitti brevi uguali per tutti”. Lo spiega Giacomo Trovato, country manager per l’Italia della piattaforma per gli affitti brevi che sono finiti tra gli imputati del caro affitti nelle grandi città.

“Sulla nostra piattaforma- spiega Trovato- ci sono 400mila annunci che sono però l’1% degli immobili censiti in Italia e la maggior parte sono piccoli proprietari che affittano per far quadrare i conti. Il problema al momento e che non ci sono dati completi. Per questo al governo, nell’audizione che si è svolta mercoledì scorso, abbiamo chiesto di fare un censimento e poi di regolamentare il fenomeno nelle città dove c’è maggiore densità di appartamenti dedicati agli affitti brevi. Pensiamo di rappresentare una alternativa necessaria alla prenotazione alberghiera e anche una opportunità per i piccoli proprietari di case che non vogliono, per molte ragioni, affittare a lungo termine ma hanno bisogno di una  entrata supplementare”.

In Italia non ci sono ancora  restrizioni?

“Solo a Venezia è stata concessa una deroga per fare un regolamento che però sarà solo sull’isola non nelle abitazioni presenti in terraferma. Al momento non c’è nulla mentre Parigi, Barcellona e Amsterdam hanno già un regolamento anche se con regole molto diverse tra loro”.

Milano è la città che guida la classifica?

“Come flussi assoluti la prima città è Roma ma quella che ha registrato la crescita maggiore è Milano seguita da Firenze. L’Italia comunque è il paese che registra la maggior crescita per la piattaforma rispetto a Francia e Spagna. Ma l’80% delle prenotazioni viene dall’estero specialmente dagli Stati Uniti. Mentre ad esempio in Francia, la piattaforma viene molto usata dai francesi per trovare sistemazioni nel loro paese.”

I 400mila annunci che avete in Italia come sono distribuiti?

“Il 50% nei centri urbani e il restante sono aree rurali. La maggior parte sono piccoli proprietari e per questo chiediamo al governo di distinguere tra chi ha molti appartamenti e chi ne ha al massimo due. E affitta a breve periodo per diverse ragioni tra cui quella di sentirsi tutelato dagli inquilini morosi”.

Indicazioni per la prossima estate?

La crescita maggiore la stiamo vedendo nelle località di mare, a Portoferraio, nel Salento e a Carloforte. Mentre gli italiani stanno prenotando  all’estero alcune località di mare albanesi e Benindorm in Spagna. Con l’inflazione in ascesa le persone cercano luoghi dove si può ancora risparmiare”.

I livelli di traffico e prenotazioni  sono tornati  quelli pre-pandemia?

“Già dallo scorso anno le cose erano tornate normali, anzi eravamo cresciuti rispetto al 2019. I risultati del primo trimestre di Airbnb (che non rilascia dati sui singoli paesi, ndr) vedono un incremento del 19% anno su anno e del 25% nei prossimi tre mesi”.

Per gli studenti avete in mente di fare qualcosa ad hoc?

“Abbiamo già una parte dedicata alle camere in affitto e anche la possibilità di affittare appartamenti grandi e poi suddividerli tra più affittuari“.

I risultati del primo trimestre dell’anno della piattaforma Usa degli affitti brevi hanno visto, a livello mondiale, ben 120 milioni di notti prenotate che hanno generato un fatturato pari a 20 miliardi di dollari. Ad Airbnb è andata la sua commissione percentuale che ha fruttato ricavi per 1,8 miliardi  e 117 milioni di utile.

 

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