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AperturaEconomia Ven 26 maggio 2023

Alluvioni e terremoti, il premio è detraibile ma solo il 5% delle case è assicurato

Il 75%c degli immobili italiani è esposto al rischio di catastrofi ma la copertura assicurativa non decolla. Malgrado le agevolazioni fiscali Alluvioni e terremoti, il premio è detraibile ma solo il 5% delle case è assicurato

Solo il 5% delle case è assicurato per alluvioni e terremoti

L’80% dei nuclei familiari italiani è proprietario di immobili, ma la casa non viene assicurata contro eventi straordinari.  Solo il  50% delle unità immobiliari è coperto contro il rischio incendio e, quasi in un caso su cinque, si tratta di coperture collegate al mutuo utilizzato per acquistarle.

Nonostante il 75% delle abitazioni sia esposto a un rischio significativo di calamità naturali di vario tipo, poco meno del 5% delle stesse viene protetto da una polizza contro questi eventi. Quasi un successo dato che questo genere di polizza, detta catastrofale (terremoti e alluvioni) era praticamente sconosciuta solo 15 anni fa. Eppure dal 2018  i premi pagati per  queste polizze, che possono essere stipulate a livello singolo o essere aggiunte a quelle incendio o multirischi pensate per gli immobili  sono esenti da imposte fiscali e detraibili dall’Irpef al 19%.

La ricetta dell’Ania

Secondo l’Ania, ossia l’associazione di categoria delle imprese assicurative, la soluzione più efficace per affrontare il problema dei danni da alluvione, come in questi giorni in Romagna, o terremoti sarebbe  l’adozione di uno schema nazionale di copertura assicurativa. Basato sulla mutualizzazione del rischio e sulla partnership tra settore pubblico e privato, come avviene in molti altri Paesi.

“Questo meccanismo – spiega Ania- consente di ridurre drasticamente i costi per la gestione delle emergenze. Garantendo una maggiore prevenzione e standard adeguati di sicurezza. Inoltre, avrebbe tempi certi di risarcimento del danno, trasparenza nelle procedure, opportune modalità per finanziare la ricostruzione”.

La scelta spetta alla politica. In Francia l’assicurazione incendio è obbligatoria per tutti e quella da eventi come inondazioni e terremoti, agganciata quest’ultima è molto estesa. Il risultato è che i premi assicurativi anche in regioni e territori soggetti a rischi catastrofali sono molto bassi. Per contro in Italia in alcune regioni le compagnie assicurative non danno copertura per eventi come alluvioni e terremoti se non con il pagamento di premi molto alti. Ania comunque si dichiara “disponibile a supportare la scelta con modelli sui vari scenari e a farsi carico del ruolo che gli verrà assegnato.”. Ovviamente una detrazione o deduzione fiscale del 100% del premio potrebbe portare a una maggiore adozione di questo tipo di polizza.

Rischi catastrofali: valori assicurati pari a soli 393 miliardi

L’associazione ha reso disponibili alcuni numeri rilevati dalle polizze in essere nel 2022. Evidenziando che le somme assicurate per i rischi catastrofali, in tutta Italia, sono le seguenti: 198 miliardi per il solo rischio terremoto, 56 miliardi quelle per il solo rischio alluvione. Mentre sfiorano i 140 miliardi di esposizione quelle per le polizze con entrambe le coperture catastrofali. In totale l’esposizione complessiva  delle società assicurative per  questi rischi è di circa 393 miliardi. Per le polizze incendio le cifre assicurate sfiorano i 4mila miliardi.

Quanto costa l’assicurazione?

Ma quanto costa una polizza? Sempre secondo Ania il premio medio della garanzia incendio per i 12 milioni di polizze rilevate (tasse escluse) è pari a 167 euro annui. Per quanto riguarda invece l’estensione della garanzia alle catastrofi naturali, il premio medio per le circa 1,4 milioni di polizze risulta pari a 142 euro.

A Milano il 90% delle case è assicurato, ad Agrigento solo il 9%

Le unità abitative assicurate sono prevalentemente dislocate nel Nord e in particolare in Lombardia, dove si concentra quasi un quarto delle abitazioni assicurate. A seguire Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna, dove in ognuna è presente mediamente il 10% delle abitazioni assicurate (pari a circa 1,7 milioni) e la Liguria con poco meno del 5% (circa 750 mila). Per quanto riguarda il Centro-Sud, solo nel Lazio (dovuta prevalentemente alla città di Roma) e in Toscana si raggiunge una concentrazione pari a circa l’8%. In tutte le altre regioni si è sempre al di sotto del 4% e, in Molise e Basilicata, non si supera l’1% delle abitazioni assicurate.

Tuttavia, se si analizza l’incidenza – a livello provinciale – delle abitazioni assicurate sul totale delle abitazioni esistenti risulta che in quasi tutto il Nord mediamente oltre il 75% delle abitazioni sono assicurate contro l’incendio. Nel Sud tale percentuale rimane al 20%, mentre nel Centro si assicura un’abitazione su due. A Milano, Monza-Brianza e Trieste circa il 90% delle unità abitative è assicurato. Mentre a Bolzano, Firenze, Brescia, Varese, Gorizia, Bologna e Trento l’85%. A Benevento, Potenza e Sud Sardegna solo l’11% è provvisto di copertura, mentre ad Agrigento, Enna e Crotone circa il 9%.

Buone notizie invece per le autovetture. Infatti i veicoli provvisti di copertura per rischi atsmosferici saranno indennizzati anche nel caso alluvione. Insomma le auto dei romagnoli potranno probabilmente godere di questa copertura assicurativa.

 

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