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EconomiaIn evidenza Ven 12 maggio 2023

Banche, la Corte dei conti Ue bacchetta la Bce sul rischio di credito

"La vigilanza di Francoforte deve fare di più". la replica dell'Eurotower: il nostro approccio è efficace, rivista la metodologia degli Srep Banche, la Corte dei conti Ue bacchetta la Bce sul rischio di credito
Redazione Verità&Affari
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La Corte dei conti Ue contro la Bce

La Bce deve potenziare lo sforzo di vigilanza per far sì che le banche assicurino un’adeguata gestione del rischio di credito, in particolare quando i mutuatari non rimborsano i prestiti assunti. Lo sostiene la Corte dei conti europea sottolineando che una gestione insoddisfacente sotto questo profilo “può compromettere la tenuta delle banche stesse e dell’intero sistema finanziario“. Nonostante il maggiore impegno profuso nella vigilanza del rischio di credito e dei prestiti bancari in sofferenza, la Bce “non ha imposto alle banche requisiti patrimoniali direttamente proporzionali al rischio cui erano esposti, né ha inasprito a sufficienza le misure di vigilanza se le banche presentavano carenze persistenti nella gestione del rischio di credito”.

La replica di Francoforte

A stretto giro è arrivata la replica della Bce. «Sebbene sia possibile utilizzare gli strumenti e i poteri in modi diversi, l’approccio scelto è stato il più efficace e il più efficiente come dimostrato dalla riduzione dei Npl e l’aumento delle coperture», si legge in documento diramato da Francoforte. 

Nel dettaglio, la Bce ha sostenuto che la metodologia applicata per determinare il capitale aggiuntivo (requisiti di secondo pilastro) assicura che i rischi siano adeguatamente coperti. E che non sempre la proporzionalità sia adeguata. In quanto alla lunghezza del processo Srep, la Bce sta già adottando misure per ridurne la durata.

“Rivista la metodologia sugli Srep”

Sugli Npl, la Bce replica che la risoluzione dei crediti deteriorati richiede tempo, e non può essere fatta in tempi rapidi senza provocare effetti significativamente avversi per l’economia. In quanto allo Srep, la Bce ha spiegato che nel corso del 2022 ha riesaminato la metodologia per valutare il rischio di credito. Ha inoltre precisato che il trattamento differenziato tra banche tiene conto delle circostanze specifiche delle singole banche.

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