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Economia Mar 06 dicembre 2022

Banche, prestiti in calo per famiglie e imprese. Torneranno a crescere solo nel 2024

Il credito delle banche calerà complessivamente dell'1,8% in Italia nel 2023. Si tratta del primo calo dal 2014. Banche, prestiti in calo per famiglie e imprese. Torneranno a crescere solo nel 2024 Prestiti e mutui
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

I prestiti delle banche

Il credito bancario al settore privato calerà complessivamente dell’1,8% in Italia nel 2023. I prestiti ipotecari dovrebbero diminuire dello 0,3% nello stesso periodo, segnando il primo calo dal 2014, in gran parte a causa della riduzione dei redditi reali delle famiglie e dell’inasprimento della politica monetaria da parte della Banca centrale europea.

Il credito al consumo dovrebbe diminuire dell’1,5% e il credito alle imprese dovrebbe contrarsi del 2,8%.

Come per le altre principali economie della zona euro, nel 2024 è previsto un ritorno alla crescita in tutte le forme di prestito, con un incremento totale dell’1,3% (1,4% crescita dei mutui, 2,2% quella del credito al consumo e 1,1% quella dei prestiti alle imprese). I prestiti bancari netti dovrebbero aumentare di un ulteriore 1,9% nel 2025. 

Sono questi i dati principali che emergono dall’EY European Bank Lending Economic Forecast 2022, analisi della congiuntura creditizia italiana, finalizzata ad approfondire l’evoluzione dei prestiti al settore privato e a prevederne gli andamenti.

Insomma la crisi di fa sentire come spiega  Stefano Battista,  Financial Services Market Leader di EY.  “Famiglie, imprese e banche nel post pandemia stanno affrontando una nuova ondata di sfide economiche legate agli effetti del nuovo contesto geopolitico e del conflitto in Ucraina – ha detto-  L’Italia, come altri Paesi europei, sta adottando le misure necessarie a mitigare il rischio di interruzione delle forniture di gas, legato alla sua elevata dipendenza dall’energia importata; inoltre, sarà chiamata a gestire una significativa esposizione all’aumento dei tassi di interesse a causa del suo ingente debito pubblico.  Al momento si prevede che questo periodo di difficoltà sarà di breve durata, con una ripresa prevista nel 2024 e nel 2025. Ciò rende ancora più importante che banche e istituzioni facciano sistema per affrontare un primo semestre 2023 sicuramente complesso”.

 

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