Bankitalia, a novembre 2022 aumentano del 5% le entrate tributarie. In calo il debito
Le entrate salgono a 46,1 miliardi. Il debito va a 2.764,9 miliardi. Migliora lo stato di salute dei conti delle amministrazioni centrali Ingresso bankitaliaMentre la crisi imperversa, aumentano gli incassi
Lo rivela la Banca d’Italia nell’analisi su Finanza pubblica, fabbisogno e debito pubblicata il 16 gennaio. In dettaglio, a novembre dello scorso anno gli incassi sono saliti del 5%, raggiungendo quota 46,1 miliardi, ben 2,2 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Negli undici mesi dello scorso anno le entrate tributarie sono lievitate a 446,5 miliardi, segnando un aumento del 10,8 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2021. Detta in altri termini, in soldoni, sugli undici mesi lo Stato ha incassato 43,4 miliardi in più.
In flessione il debito
Sempre a novembre 2022, Bankitalia registra poi un miglioramento dello stato di salute dei conti pubblici. In particolare il debito si assottiglia per 5,9 miliardi a 2.764,9 miliardi. Secondo quanto riferiscono i tecnici, la riduzione riflette il calo delle disponibilità liquide del Tesoro (8,5 miliardi; a 54,1 miliardi). La flessione è solo parzialmente compensata dall’effetto accrescitivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (complessivamente 2,5 miliardi), e dal fabbisogno (0,1 miliardi).
Il dato sul debito include anche il prestito erogato dalla Commissione europea lo scorso 8 novembre nell’ambito del Dispositivo di ripresa e resilienza (11 miliardi). Finora l’Italia ha ricevuto prestiti per 37,9 miliardi attraverso il Dispositivo.
Quanto poi alla diversa situazione debitoria all’interno delle diverse amministrazioni, Bankitalia ha precisato che quello delle amministrazioni centrali è diminuito di quasi 6,1 miliardi, mentre è salito quello delle amministrazioni locali è aumentato di 0,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è invese rimasto pressoché invariato.
Alla fine dello scorso novembre la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era di 26,1 %, percentuale sostanzialmente invariata rispetto al mese precedente. La vita media residua del debito è lievemente aumentata, a 7,8 anni (7,7 in ottobre).