Transizione green e tutela dei clienti, Bankitalia fissa le sue priorità
Bankitalia formula le priorità strategiche all'interno di un documento programmatico, che prevede il coinvolgimento delle diverse funzioni ASSEMBLEA BANCA D' ITALIA 2020 BANKITALIA TARGA SEDEIl Piano strategico della Banca d’Italia
Potenziare l’impegno per un sistema finanziario stabile e sicuro, promuovere con più forza l’innovazione in campo economico e finanziario in Italia e in Europa, rafforzare la tutela dei clienti dei servizi bancari e finanziari e dialogare con l’esterno in modo sempre più diretto e aperto all’ascolto, favorire la transizione energetica e ambientale, rendere l’organizzazione sempre più inclusiva, efficiente e capace di innovare. Sono questi gli obiettivi del Piano strategico 2023-2025 della Banca d’Italia.
La Banca formula periodicamente le priorità strategiche all’interno di un documento programmatico in cui vengono esplicitati gli obiettivi e i piani di azione da conseguire nel triennio successivo. Il piano serve a indirizzare in un quadro unitario e coerente il governo complessivo delle risorse di una organizzazione con molteplici compiti (partecipazione alla elaborazione e attuazione della politica monetaria dell’area dell’euro, presidio della stabilità del sistema bancario e finanziario, analisi dell’economia e della società e consulenza sulle politiche pubbliche, tutela dei risparmiatori, sostegno all’innovazione e alla infrastrutturazione del sistema dei pagamenti e governo della circolazione monetaria).
La realizzazione del Piano prevede il coinvolgimento delle diverse funzioni della Banca a livello centrale e sul territorio. La definizione del Piano strategico 2023-2025 avviene in un momento caratterizzato da profonda incertezza anche a livello internazionale: la crisi pandemica ancora attiva sullo sfondo, le tensioni geopolitiche, l’aumento dei costi degli approvvigionamenti energetici conseguenti all’aggressione della Russia all’Ucraina, le pressioni inflazionistiche e la nuova fase della politica monetaria a livello globale ed europeo si sono sovraimpresse alle sfide poste dalla improcrastinabile transizione energetica, dalle nuove tecnologie, dalla digitalizzazione e dalle riforme necessarie a dare nuovo impulso all’economia italiana.