Cara benzina, mai così grande la differenza con il petrolio
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EconomiaIn evidenza Mar 28 marzo 2023

Cara benzina, mai così grande la differenza tra il prezzo del petrolio e il distributore

Velocissimo nei rialzi ma lento nei ribassi, benzina e il diesel sono prodotti raffinati e la raffinazione è un’industria energivora. Cara benzina, mai così grande la differenza tra il prezzo del petrolio e il distributore
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

La differenza tra il prezzo del petrolio e la benzina

Nonostante il prezzo del petrolio sia sceso con il brent a 75 dollari al barile, paragonabile dunque ai prezzi del dicembre 2021, il prezzo dei carburanti alla pompa non scende. Certo le accise, tornate a gennaio a regime senza, cioè  lo sconto del 30% circa varato dal governo Draghi lo scorso marzo a causa dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, pesano come un macigno.

Secondo gli ultimi rilevamenti del Mise nello scorso febbraio a fronte di un prezzo medio per la benzina di 1860 euro al litro, le accise  erano pari a 728 centesimi e l’iva 335 centesimi. Senza tasse e accise, composte da balzelli che ancora finanziano la guerra d’Etiopia del ’36 fino al terremoto dell’Aquila, la spesa per un litro di carburante sarebbe di 796 centesimi, ossia il 55% in meno.

Le compagnie petrolifere che, secondo una recente analisi, contano su un margine lordo di circa il 7,8% del prezzo per la benzina (12,5% per il diesel),  ossia circa 14 centesimi di euro sul totale del prezzo della benzina  e 21 centesimi per il diesel non fanno sconti. Il risultato della congiuntura negativa è che a marzo 2023 il prezzo di benzina (rilevazione media 1,85 euro al litro) e gasolio (1,79 euro al litro) è il più alto mai registrato se paragonato al prezzo del brent che è passato da 124 dollari al barile di metà giugno 2022 ai 75 di marzo 2023. Per la cronaca il prezzo del Wti è ancora più basso, 70 dollari al barile.  Specifichiamo che il West Texas Intermediate (WTI) è il petrolio prodotto in Texas ed è il prezzo di riferimento del petrolio sul mercato dei futures  a New York mentre  il Brent Crude è il petrolio estratto dal Mare del Nord.

Quanto costa il petrolio

Eppure la quotazione record per il petrolio era stata registrata nel 2008 a 147,5 dollari al barile, con  la benzina che costava 1,38 euro al litro. Una notevolissima differenza rispetto ai nostri giorni dovuta a diversi fattori. Infatti al netto della speculazione che sempre accompagna questo mercato, velocissimo nei rialzi ma particolarmente lento nei ribassi,  benzina e il diesel sono prodotti raffinati e la raffinazione è un’industria altamente energivora.

E quindi con l’aumento dei prezzi dell’energia anche i costi di lavorazione sono saliti. Inoltre l’inflazione, che è in fase calante ma comunque ancora alta avendo toccato il record dell’8% su base annua, pesa sul costo di distribuzione e trasporto dei carburanti.  Questi processi incidono per  circa il 20-25% sul prezzo della benzina, circa un quinto del valore finale.

Le nuove accise sulla benzina

E come se non bastasse dal 2008 ad oggi sono state introdotte nuove accise per  17,5 centesimi,  tra cui il terremoto dell’Aquila e il decreto Salva-Italia del 2011, mentre l’Iva è passata dal 18% al 22%.

Da  considerare anche l’effetto cambio: nel 2008 un euro valeva 1,5 dollari, al momento invece le due monete scambiano pressochè alla pari. E quindi essendo il petrolio quotato in dollari (sia il Wti Usa sia il Brent europeo), l’attuale svalutazione dell’euro rende più caro il prezzo del greggio. Ovvio che anche gli stipendi sono cresciuti ma non basta a colmare il gap.

Per confrontare il prezzo della benzina bisogna procedere con l’attualizzazione prendendo come riferimento l’indice Foi, che secondo i dati diffusi dall’Istat, dal 2008  si è rivalutato del 22,45%. E dunque il prezzo medio della benzina del 2008 di 1,38 euro, se attualizzato sarebbe pari a 1,69 euro. Ossia lo stesso prezzo registrato dalla benzina nel dicembre 2021, prima dunque della spinta inflattiva fatta registrare dalla guerra.  Inferiore agli 1,85 euro del prezzo medio rilevato in questi giorni di fine marzo, che vede il gasolio, che ha costi di raffinazione meno elevati, a 1,79 euro al litro.

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