Cina e Covid, l'economia alla prova delle riaperture - V&A
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EconomiaIn evidenza Dom 15 gennaio 2023

Economia cinese alla prova delle riaperture. La strategia di Pechino per spingere il Pil

Si prevede che l'economia cinese possa arretrare intorno all'1,5% per poi tornare a crescere intorno al 5% nel giro di tre-quattro mesi Economia cinese alla prova delle riaperture. La strategia di Pechino per spingere il Pil Il presidente cinese Xi Jinping
Redazione Verità&Affari
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Cina alla prova delle riaperture

Cina divisa. Cina in attesa di capire cosa succederà dopo la grande svolta sulle riaperture. Dopo quasi tre anni di politica zero Covid il governo di Pechino ha deciso di allargare le maglie delle restrizioni per evitare il collasso dell’economia consapevole che almeno nel breve periodo le nuove regole potrebbero portare a un drastico incremento della diffusione dei contagi e dei decessi. Tra il 7 gennaio e il 15 febbraio – c’è il Chunyunil, il periodo del cosiddetto Spring Festival – milioni di famiglie si andranno in giro per il Paese per festeggiare l’anno del Coniglio, la tradizionale festività del Capodanno lunare.

Probabilmente c’è un numero che ha spinto il presidente Xi Jinping alle riaperture ed è il numero 8 – l’8 gennaio è stato il giorno del via libera –  che rappresenta un vero e proprio portafortuna per i cinesi. O forse c’è un calcolo che ha ben poco a che fare con la cabala ed è molto più legato a una questione e di opportunità. Nel periodo delle festività infatti di solito la produzione industriale rallenta e c’è quindi bisogno di minor forza lavoro. Insomma, il periodo del cosiddetto Spring Festival puù rivelarsi quello ideale per fare una sorta di test sul mutato atteggiamento per contrastare la pandemia. 

Se il numero di contagi – che quasi sicuramente schizzerà – e soprattutto quello delle morti dovesse accelerare in modo deciso, l’impatto per l’economia potrebbe essere meno forte. Altrimenti tanto di guadagnato. Ma veniamo al punto. Veniamo ai numeri. Si prevede che l’economia cinese possa arretrare intorno all’1,5% all’anno dal +3,9% dei precedenti tre mesi. L’obiettivo nel breve termine è di tornare a una crescita del 5% nel giro di tre-quattro mesi.

Per questo motivo il governo cinese sta facendo sentire di più la sua voce nell’economia. Innanzitutto tornando a far scorte di materie prime come il ferro e il rame  e poi riaffermando il controllo su alcune delle big tra le imprese come Alibaba e Tencent attraverso la golden share. La banca centrale è pronta a intervenire con misure a sostegno di immobiliare e tech. I mercati annusano la nuova aria e non a caso i titoli più legati alla Cina, a partire da quelli del lusso, come Hermes, Louis Vuitton e Moncler stanno inanellando sedute su sedute all’insegna dei rialzi.

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