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EconomiaPrimo piano Mer 07 giugno 2023

Confcommercio, Sangalli: "Bene il Pil, ma indietro nei consumi"

Secondo il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli il paese cresce rispetto al pre Covid, ma resta indietro nei consumi Confcommercio, Sangalli: "Bene il Pil, ma indietro nei consumi"
Redazione Verità&Affari
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Confcommercio, Sangalli: “Bene il Pil, ma indietro nei consumi”

“Oggi il livello del Pil è superiore del 2,5% rispetto al quarto trimestre 2019. Abbiamo più che recuperato i livelli pre-pandemici”, ma, avverte il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, all’assemblea annuale, “restano, però, ancora indietro i consumi” che nella media 2022 risultano inferiori di circa 20 miliardi di euro rispetto al 2019″. E “rallentano, a partire da quelli alimentari, per quell’inflazione che continua a mordere, che erode il potere d’acquisto”. E sottolinea: “I nostri settori sono stati i più colpiti da crisi su crisi, ma non si sono mai arresi”.

“C’è spazio per nuova occupazione”, aggiunge il presidente di Confcommercio. “Il terziario di mercato sta vivendo una persistente carenza di personale”, avverte: “Nel turismo e nel commercio, mancano, per esempio, rispetto al 2022, circa 480 mila lavoratori. E per oltre il 40%, vi è un concreto rischio che la domanda non possa essere soddisfatta, soprattutto per la mancanza di competenze. Occorre, allora, intervenire per colmare la distanza tra formazione ed esigenze delle imprese, così come per programmare adeguati flussi di lavoratori immigrati”.

Pil in miglioramento nel 2024

Confcommercio stima per il 2023 il Pil in crescita dell’1,2%, i consumi dell’1% e un “lieve miglioramento” nel 2024 (Pil +1,3%, consumi +1,1%). L’inflazione 2023 è vista al 5,9% per calare al 2,3% nel 2024. E sull’andamento dell’economia avverte: il rialzo delle stime Pil è effetto “esclusivamente” della “maggiore crescita acquisita”: è “confermata la fase di rallentamento, più intenso nel secondo quarto rispetto alla seconda metà dell’anno”. Fase “di molto somigliante alle dinamiche pre-pandemiche, da tutti stigmatizzate come insufficienti a garantire uno sviluppo equilibrato e diffuso del benessere economico della nazione”.

Si acuiscono i divari Nord-Sud“, con il Mezzogiorno che nel 2023 “crescerà quasi tre volte meno del Nord. La Lombardia con una crescita dell’1,7% è la regione con la migliore performance, all’ultimo posto Calabria e Sardegna con crescita zero”. Il Sud appare “fermo ai box” secondo l’analisi sulle economie regionali del centro studi di Confcommercio, diffusa in coincidenza con l’assemblea annuale: è un divario che si conferma “anche per i consumi con il Sud a +0,4% e il Nord a +1,2%”. Per aree, la stima del pil 2023 è di un +1,4% per Nord-Ovest e per Nord-Est, +1,2% al Centro (e in media per il Paese), +0,5% al Mezzogiorno +0,5%

Sul fisco non è più tempo di “manutenzioni ordinarie”, con la legge delega per la riforma “si apre un cantiere di lavoro complesso e occorre proseguire il confronto con le parti sociali”, dice il presidente Sangalli all’assemblea annuale. “Il sistema fiscale deve essere coerente con le regole europee ed internazionali. In questo quadro va considerata la stessa web tax. E qui non capiamo perché un piccolo commerciante debba pagare le tasse, tutte e subito, mentre questo non succede per le grandi piattaforme globali”, dice.

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