Confesercenti, i ritardi nel Pnrr rischiano di costare 5,6 mld di Pil
I ritardi nell'attuazione del piano hanno già determinato una perdita di Pil dello 0,4% nel 2022, pari a 7,6 miliardi di minore crescita
Allarme Confesercenti sui fondi del Pnrr
L’impatto positivo del Pnrr su Pil e consumi rischia di essere fortemente indebolito dai ritardi di attuazione accumulati fino ad oggi. È l’allarme di Confesercenti che, sulla base di una simulazione condotta attraverso il modello econometrico Cer.
Grazie a questo sistema, l’associazione doi categoria ha stimato che le difficoltà incontrate nell’implementare il Piano abbiano già determinato una perdita di Pil dello 0,4% nel 2022, pari a 7,6 miliardi di euro di minore crescita. Non solo: nel 2023 potrebbero costare al Paese altri 5,6 miliardi di aumento del Pil.

PATRIZIA DE LUISE PRESIDENTE CONFESERCENTI
I fondi comunitari sono un’opportunità da non perdere
“Il Pnrr è un’occasione storica per la crescita e la modernizzazione della nostra economia: è quindi assolutamente prioritario recuperare i ritardi di attuazione. Con le risorse del Pnrr la nostra Italia può diventare un Paese migliore” ha dichiarato la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise.
“Più coesione sociale, più lavoro, più giustizia, più attenzione all’ambiente ed agli sprechi, più risorse per chi ha bisogno. Ci sono però diverse criticità dalla gestione dei progetti da parte delle amministrazioni locali alle difficoltà nel rendere note alle imprese le opportunità disponibili” ha aggiunto.