Un via libera da 14 miliardi per il terzo decreto Aiuti: tutte le misure
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Economia Sab 17 settembre 2022

Un via libera da 14 miliardi per il terzo dl Aiuti: tutte le misure approvate

Decreto Aiuti, atto terzo. Il Consiglio dei ministri con una dote di 14 miliardi ha approvato le nuove misure per aiutare famiglie e imprese ad affrontare il caro energia. Un via libera da 14 miliardi per il terzo dl Aiuti: tutte le misure approvate
Riccardo Pelliccetti
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Riccardo Pelliccetti

Riccardo Pelliccetti, triestino, è stato caporedattore e inviato speciale per 20 anni de Il Giornale, dopo aver lavorato per diversi quotidiani, periodici e riviste web, occupandosi di politica estera e difesa. Ma è tornato alla sua passione: l’economia. Ha pubblicato i libri “La via dell’esodo” (1997), “I nostri marò” (2013) e “Le verità negate” (2020).

Il decreto Aiuti Ter

Decreto Aiuti, atto terzo. Il Consiglio dei ministri con una dote di 14 miliardi ha approvato le nuove misure per aiutare famiglie e imprese ad affrontare il caro energia. Il premier Mario Draghi, dopo aver espresso cordoglio per la tragedia nelle Marche, ha illustrato gli interventi in una conferenza stampa, sottolineando anche che ci sono «tempi rapidi e certi per il rigassificatore di Piombino, che è una cosa essenziale».

Riguardo al provvedimento, il presidente del Consiglio ha spiegato che, con i 17 miliardi del Dl Aiuti bis e i 14 di questo decreto, «siamo a quota 31 miliardi che sembra rispondere alla richiesta di scostamento, a meno che non si voglia chiedere uno scostamento ogni mese. Quindi non prevediamo nessuno scostamento di bilancio», ha ribadito, riferendosi alle richieste del leader leghista Matteo Salvini.

Impegnati 60 miliardi

«Il decreto – ha detto Draghi – prevede l’estensione dei crediti d’imposta, un rafforzamento e un ampliamento dei beneficiari. Da oggi centinaia di piccole imprese ne avranno accesso. Prevediamo un contributo sociale di 150 euro per 22 milioni di italiani che guadagnano meno di ventimila euro». Il premier ha spiegato che con questo decreto e con quelli dei mesi scorsi sono stati impegnati più di 60 miliardi «pari al 3,5% del Pil. Quindi siamo tra i Paesi che hanno speso di più in Europa». Draghi ha sottolineato anche la disponibilità delle banche a concedere prestiti alle imprese al tasso dei Btp e senza commissioni aggiuntive per pagare le bollette. «Questi prestiti saranno garantiti dallo Stato. Di fatto è una rateizzazione delle bollette», ha spiegato. Ma andiamo a vedere cosa prevede il decreto nei dettagli.

Bonus famiglie

Ci sarà un bonus una tantum di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20mila euro lordi annui e sarà erogato ai lavoratori dipendenti nella busta paga di novembre. Lo percepiranno anche i pensionati e i lavoratori autonomi con un reddito fino a 20mila euro lordi.

Crediti d’imposta

Per il quarto trimestre 2022 sarà rafforzato il credito d’imposta e verrà esteso anche alle imprese più piccole (che impiegano energia elettrica con una potenza da 4,5 kW in su) e sarà pari al 30%. Per le aziende energivore, invece, il credito salirà al 40%. Ci saranno anche garanzie statali gratuite sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, con accordi da sviluppare con le banche per offrire i prestiti al tasso più basso, in linea con il Btp.

Carburanti

Prorogata a tutto ottobre (ma si pensa di coprire anche novembre per via amministrativa) la riduzione delle accise per gasolio e benzina. Stanziati poi 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre.

Bonus trasporti

Incrementato di 10 milioni per il 2022 il fondo per gli abbonamenti ai trasporti pubblici. Il contributo di 60 euro per l’abbonamento sarà riconosciuto alle persone con reddito fino 35mila euro e potrà essere richiesto fino a dicembre.

Delocalizzazioni

Il datore di lavoro che vuole delocalizzare o chiudere la sua attività in assenza di crisi ha 90 giorni (e non più 30) per presentare un piano per limitare le ricadute occupazionali. E il contributo per il licenziamento collettivo che è tenuto a pagare in caso di mancata sottoscrizione del piano da parte dei sindacati è innalzato del 500%.

Sanità ed enti locali

Pronto uno stanziamento di 400 milioni per il servizio sanitario nazionale suddiviso tra regioni e province autonome. Previsti anche 200 milioni per gli enti locali per far fronte ai rincari energetici.

Concessioni

Via libera alle prime attuazioni della legge sulla Concorrenza, che il Pnrr prevede sia completata entro la fine dell’anno, con i testi di riforma dei servizi pubblici locali e la mappatura di tutte le concessioni pubbliche (balneari e ambulanti compresi). Su quest’ultimo tema è arrivato il no della Lega, i cui ministri hanno votato contro il decreto che avvia le mappature delle concessioni. «Abbiamo ritenuto fosse scorretto portare un provvedimento del genere all’esame del Consiglio dei ministri a pochi giorni dalle elezioni – ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia -. Riteniamo che sia più corretto affidare l’esame di simili provvedimenti al nuovo governo».

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