Caro vita, un italiano su 4 dichiara meno di 15mila euro
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Economia/Primo piano
EconomiaPrimo piano Ven 21 aprile 2023

Caro vita, un italiano su 4 dichiara meno di 15mila euro

Nel 2021 un contribuente su quattro, il 26% del totale, ha dichiarato al fisco un reddito fino a 15.000 euro e versa il 3,6% dell'Irpef. Caro vita, un italiano su 4 dichiara meno di 15mila euro
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Le dichiarazioni degli italiani

Il dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia ha fatto sapere che nel 2021 un contribuente su quattro, il 26% del totale, ha dichiarato al fisco un reddito fino a 15.000 euro e versa il 3,6% dell’Irpef complessiva. Il numero totale dei contribuenti che hanno presentato le dichiarazioni dei redditi soggetti ad Irpef per l’anno d’imposta 2021 è pari a circa 41,5 milioni, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,8%). L’imposta netta totale dichiarata è pari a 171 miliardi di euro, in crescita del 7,4% rispetto al 2020, mentre il reddito complessivo totale dichiarato, composto per circa l’83,2% da redditi da lavoro dipendente e da pensione, ammonta a oltre 912,4 miliardi di euro (47 miliardi in più rispetto all’anno precedente, +5,5%) per un valore medio di 22.540 euro, in aumento del 4,5%.

In un anno di elevata ripresa dell’economia in cui il PIL è risultato in crescita del 7%, anche il numero totale dei contribuenti è salito di oltre 316.000 soggetti. Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, di poco superiore ai 60.000 euro. Molto indietro i pensionati che chiudono in basso la scala con meno di 19.000 euro. Solo il 4% dei cittadini è sopra i 70.000 euro nelle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2022 a valere quindi sulle somme percepite l’anno precedente. Cittadini che versano però il 31% del totale. Quello che resta della piramide, il 70% dei contribuenti, si colloca quindi tra i 15 mila e i 70 mila euro di reddito e dichiara il 65% del volume complessivo.

Dove si guadagna di più

Niente di nuovo sulla distribuzione geografica che conferma la Lombardia al primo posto per reddito medio complessivo più elevato (26.620 euro) seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (25.680) mentre la Calabria è i coda nella graduatoria regionale con il reddito medio più basso (16.300). Continua ad essere significativa, fanno sapere dal Ministero, la distanza tra il reddito del Centro-Nord e quello delle regioni meridionali.

A spiegare l’apparente difformità di alcuni dati c’è la diversa modalità di indicazione dei contributi previdenziali all’interno dei redditi presentati: quelli dei lavoratori dipendenti sono al netto dei contributi previdenziali mentre quelli da lavoro autonomo e d’impresa devono essere indicati al lordo dei contributi. Inoltre la quasi totalità dei redditi da capitale è soggetta a tassazione sostitutiva e non rientra pertanto nell’Irpef e per imprenditore il rapporto delle Finanze esclude chi esercita questa attività economica in forma societaria.

Roma si conferma Capitale dell’addizionale comunale, che complessivamente ammonta a 5,3 miliardi con un importo medio pari a 200 euro che varia appunto dal massimo di 260 euro del Lazio a quello minimo di 140 euro in Valle D’Aosta.

Riguardo l’Iva, il numero totale dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione per l’anno d’imposta 2021 è pari a circa 4,2 milioni (+0,8% rispetto al 2020), per un volume d’affari raggiunto di 3.881 miliardi di euro (+ 21,5%). In particolare, l’Iva di competenza risulta pari a 112,5 miliardi di euro con una base imponibile pari a 746,2 miliardi di euro, in aumento rispetto all’anno precedente rispettivamente del 10,8% e del 14,8%. (Teleborsa) 

Condividi articolo