Eurostat, a rischio povertà un giovane italiano su quattro
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EconomiaPrimo piano Mar 11 aprile 2023

Eurostat, a rischio povertà un giovane italiano su quattro

Un giovane italiano su 4 tra i 15 e i 29 anni (poco meno del 25%) è a rischio povertà. In Ue la percentuale scende al 20% circa. Eurostat, a rischio povertà un giovane italiano su quattro
Redazione Verità&Affari
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Giovani a rischio povertà

In base agli ultimi dati diffusi dall’Eurostat su statistiche UE aggiornate al 2021 un giovane italiano su 4 tra i 15 e i 29 anni (poco meno del 25%) è a rischio povertà. In Ue la percentuale scende al 20% circa. Per quel che riguarda la percentuale Ue per l’intera popolazione è del 17% mentre l’Italia è al 20%. L’Italia è quindi al quinto posto della classifica (partendo dal basso) dei paesi dove la vita dei giovani è più ‘dura’.

Nel 2021 il tasso di rischio di povertà nell’ Ue – ha spiegato Eurostat – è stato più elevato per i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni rispetto alla popolazione totale (20,1% rispetto al 16,8%; una differenza di 3,3 punti percentuali). Sempre nell’Ue nel 2021 il tasso di grave deprivazione materiale e sociale tra i giovani (sempre di età compresa tra i 15 e i 29 anni) è stato del 6,1%, mentre il tasso di deprivazione materiale e sociale tra la popolazione totale (tutte le persone che vivono in famiglia) è leggermente più elevato, pari al 6,3%.

Per “deprivazione” si intende non avere la capacità di far fronte a spese impreviste o di permettersi di pagare una settimana di ferie fuori casa. Ma anche la capacità di far fronte agli arretrati (su mutuo o affitto, bollette). Eurostat valuta anche la capacità di permettersi un pasto a base di carne, pollo, pesce o vegetariano equivalente a giorni alterni o di mantenere la casa in modo adeguato. Nonché avere a disposizione un’auto per uso personale.

Tra i paesi dell’UE, la percentuale più alta di giovani gravemente svantaggiati materialmente e socialmente nel 2021 è stata registrata in Romania (23,1%), seguita da Bulgaria (18,7%) e Grecia (14,2%). D’altra parte, la percentuale era inferiore al 3% in 11 dei 26 membri dell’UE con dati disponibili: Lussemburgo, Polonia, Svezia, Cipro, Cechia, Paesi Bassi, Croazia, Slovenia, Finlandia, Austria ed Estonia.

Nel 2021, il tasso di rischio di povertà nell’UE era più alto per i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni rispetto alla popolazione totale (20,1% rispetto al 16,8%; una differenza di 3,3 punti percentuali). Questo è avvenuto in 19 paesi dell’UE, con il divario maggiore tra i due osservato in Danimarca (12,3% della popolazione totale a rischio di povertà rispetto al 25,6% dei giovani) e Svezia (15,7% rispetto al 24,6%). Tuttavia, in otto paesi dell’UE, i giovani erano meno a rischio di povertà rispetto alla popolazione nel suo complesso. Le differenze più evidenti sono state osservate in Lettonia (23,4% della popolazione totale a rischio di povertà rispetto al 17,0% dei giovani), Malta (16,9% rispetto all’11,3%), Estonia (20,6% rispetto al 15,7%) e Croazia ( 19,2% rispetto al 14,7%). (Teleborsa) 

 

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