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EconomiaPrimo piano Mer 08 marzo 2023

Eurozona, crescita zero per il Pil a fine 2022. Salgono gli occupati

Nell'ultimo trimestre dell'anno il Pil nell'Eurozona non è cresciuto, mentre l'occupazione è aumentata dello 0,3%. Eurozona, crescita zero per il Pil a fine 2022. Salgono gli occupati
Redazione Verità&Affari
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Eurozona, crescita zero per il Pil

La crescita di Pil e l’occupazione nell’Eurozona nel quarto trimestre 2022 sono stabili. A confermarlo sono gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio statistico europeo Eurostat. Nell’ultimo quarto del 2022, il Pil ha registrato una variazione nulla su base trimestrale, rispetto al +0,3% della prima stima e al +0,1% del consensus. Su anno si registra un aumento dell’1,8% contro il +2,3% della stima preliminare e contro il +1,9% atteso.

Segnali positivi giungono anche dal mercato del lavoro dell’Eurozona nel quarto trimestre del 2022. L’indice dell’occupazione è salito dello 0,3%, come nel mese precedente. Un dato positivo, anche se inferiore alle previsioni degli analisti (+0,4%). A livello tendenziale l’occupazione è cresciuta dell’1,5%, dopo il +1,8% del trimestre precedente.

Le vendite al dettaglio in l’Italia

Per quanto riguarda l’Italia giungono i primi dati relativi al nuovo anno sulle vendite al dettaglio. Nel primo mese del 2023, l’Istat stima un aumento su base mensile per le vendite al dettaglio (+1,7% in valore e +1,2% in volume). Sono in crescita sia le vendite dei beni alimentari (+2,2% in valore e +1,9% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (+1,4% in valore e +0,7% in volume).

Contrastanti i dati del trimestre novembre 2022-gennaio 2023 in cui, in termini congiunturali,  le vendite al dettaglio sono cresciute in valore (+1,5%) ma calate in volume (-0,5%). Le vendite dei beni alimentari sono in aumento in valore (+1,7%) e diminuiscono in volume (-0,8%) così come quelle dei beni non alimentari (+1,2% in valore e -0,2% in volume).

Diverso il confronto su base annua: a gennaio 2023 le vendite al dettaglio aumentano del 6,2% in valore e registrano un calo in volume del 2,4%. Stesso andamento per i beni alimentari (+7,5% in valore e -4,4% in volume) e per quelli non alimentari (+5,2% in valore e -0,9% in volume).

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