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EconomiaPrimo piano Ven 06 gennaio 2023

L'Italia pronta a superare la Francia: super-offerta di Fincantieri per costruire le navi militari greche

Gara da 1,5 miliardi per costruire le corvette elleniche. L'offerta italiana è migliore ma il governo transalpino è avanti L'Italia pronta a superare la Francia: super-offerta di Fincantieri per costruire le navi militari greche FINCANTIERI
Redazione Verità&Affari
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La partita si gioca da settimane. Ma adesso sembra davvero che Fincantieri abbia possibilità concrete di superare la francese Naval Group nella gara indetta dal governo greco per la costruzione di tre corvette: valore 1,5 miliardi di euro. La partita dovrebbe chiudersi entro fine gennaio. Ma le ultime mosse del colosso italiano delle costruzioni navali potrebbero sovvertire l’esito di una partita che fino a non molto tempo fa sembrava segnata. Prima l’accordo con con il gruppo americano Onex, che controlla i cantieri greci di Elefsis per la creazione di una linea di produzione e manutenzione di corvette. L’alleanza con il fondo Usa Onex che di recente ha acquisito Elefsis Shipyards  prevede la creazione di 2.500 nuovi posti di lavoro diretti e indiretti nel settore cantieristico. Elemento che ovviamente il governo greco vede con grande favore. 

Ma non solo. Perché come rivelato dal Sole l’offerta di Fincantieri sarebbe di gran lunga più conveniente per la Grecia. Soprattutto dal punto di vista della qualità di prodotto. Il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero punta infatti su una nave già collaudata sulla base di quelle costruite per la Marina del Qatar; tremila tonnellate di stazza con un sistema di propulsione misto diesel-elettrico estremamente silenzioso e tecnologie all’avanguardia per intercettare eventuali minacce.

Resta da superare “l’ostacolo” politico. Da sempre infatti le operazioni Naval Group vengono portate avanti in simbiosi con il governo francese. E la gara – come spesso accade in questa operazioni – non ha solo un valore meramente economico e commerciale ma anche di rapporti tra Stati. Insomma a questo punto la sfida passa nelle mani dei ministri Guido Crosetto e Adolfo Urso che dovranno essere più abili dei dirimpettai transalpini Sébastien Lecornu (Difesa) e Bruno Le Maire (Economia) a convincere l’esecutivo ellenico.  

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