Le banche Usa archiviano Svb, ma l'emergenza non è superata
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EconomiaIn evidenza Ven 14 aprile 2023

Le grandi banche Usa archiviano lo choc Svb, ma l'emergenza non è ancora superata

Le quattro grandi banche Usa hanno diffuso dati del primo trimestre superiori alle attese. Ma l'emergenza dopo Svb non è ancora superata. Le grandi banche Usa archiviano lo choc Svb, ma l'emergenza non è ancora superata NEW YORK USA STATI UNITI D'AMERICA WALL STREETNEW YORK STOCK EXCHANGENYSEBORSA DIBIG BOARD
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

I conti delle grandi banche Usa

La stretta sui tassi imposta dalla Fed è riuscita a raffreddare l’inflazione e i consumi e, smentendo diffusi timori, non ha impattato sui bilanci delle banche. I quattro colossi Usa del credito hanno diffuso dati del primo trimestre  superiori alle aspettative. Le turbolenze che hanno scosso i mercati appena un mese fa sulla scia del fallimento di Svb sembrano uno sbiadito ricordo.

Ricavi record per Jp Morgan. Ma al guru Dimon non basta

I ricavi di JPMorgan, la più grande banca statunitense, sono aumentati del 25% raggiungendo un primo trimestre record e sopra le attese. Quelli di Citigroup, la terza banca americana, sono aumentati del 12% “nonostante il contesto tumultuoso per le banche”, ha sottolineato il ceo, Jane Fraser.

JPMorgan ha visto l’utile netto salire del 52% a 12,6 miliardi di dollari. Quello di Wells Fargo è aumentato del 34% a 4,7 miliardi di dollari, l’utile di Citigroup del 7% a 4,6 miliardi e quelli di Pnc del 18% a 1,6 miliardi. Questi risultati sono stati ben accolti a Wall Street, dove JPMorgan è salita del 7% a inizio scambi, Wells Fargo del 2%, Citigroup del 2,7% e Pnc dell’1,3%.

La Fed alzerà i tassi fino a piegare l’inflazione

Tuttavia l’emergenza non sembra superata. Non a caso Christopher Waller, componente del Board dei governatori della Federal Reserve, ha detto di essere favorevole a un’ulteriore stretta monetaria per ridurre l’inflazione, che resta alta e persistente, nonostante le incertezze portate dal recente stress sul settore bancario.

Salgono gli accantonamenti a fondo rischi

Dal canto suo Jamie Dimon, gran capo di Jp Morgan non ha ancora dismesso la tunica di cassandra. L’ha indossata a giugno immaginando una crisi economica devastante”. Il sortilegio non si è avverato ma il pessimsmo è rimasto. Dopo le turbolenze di marzo, “e’ probabile che le condizioni finanziarie si inaspriscano man mano che gli istituti diventeranno piu’ cauti e non sappiamo se cio’ rallentera’ la spesa dei consumatori”, dice Dimon nel comunicato degli utili.

Cosi’ JpMorgan ha accantonato ancora1,1 miliardi di dollari a fondo rischi su credti temendo il  deterioramento “delle prospettive economiche”. Per far fronte a eventuali insolvenze su mutui o sulle carte di credito, Wells Fargo ha accantonato da altri 643 milioni di dollari e Citigroup 241 milioni.

E c’è chi avverte che le banche potrebbero limitare gli impieghi. Ma l’economia statunitense “continua ad andare bene nel suo complesso – ha sottolineato il ceo di JPMorgan – i consumatori continuano a spendere e hanno bilanci solidi e le imprese sono sane”. Le quattro banche hanno beneficiato principalmente del forte aumento dei tassi di interesse avviato un anno fa dalla Fed per combattere l’inflazione. Ciò’ fa aumentare il loro reddito netto da interessi, che è la differenza tra l’interesse che guadagnano sui prestiti ai clienti e l’interesse che pagano ai risparmiatori e ad altri creditori

L’economia Usa oltre la recessione

A confermare la solidità del sistema finanziario Usa contribuiscono i risultati di Blackrock. La più grande società al mondo del risparmio gestito chiude il trimestre con un utile per azione del 3% sopra le stime degli analisti. L’afflusso netto di masse è stato di 110 miliardi, 27 in più di quel che si aspettavano gli analisti.

La cavalcata di Unicredit, Intesa, Bpm e Bper

L’onda lunga  di questi risultati è arrivata in Europa. L’indice Stoxx Banks +2,7% sui massimi da un mese. BPER, INTESA, BPM, UNICREDIT guidano il rialzo a Piazza Affari.

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