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EconomiaPrimo piano Gio 02 marzo 2023

Inflazione, a febbraio rallenta in Italia (+9,2%) e in Europa (+8,5%)

Secondo l'Istat l'Inflazione a febbraio rallenta in Italia (+9,2%), mentre cresce la disoccupazione totale (+7,9%) Inflazione, a febbraio rallenta in Italia (+9,2%) e in Europa (+8,5%)
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Inflazione rallenta in Italia a febbraio

A febbraio, secondo le stime preliminari, si consolida la fase di rapido rallentamento dell’inflazione in Italia scesa a +9,2%. La flessione è frutto dell’attenuazione delle tensioni sui prezzi dei beni energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata. Tuttavia, si mantengono le spinte al rialzo dei prezzi nel comparto dei beni alimentari, lavorati e non, dei tabacchi e dei servizi, tutti in accelerazione tendenziale. Come conseguenza di tali andamenti, si accentua la crescita su base annua della componente di fondo (+6,4%) e quella del cosiddetto “carrello della spesa”, che risale a +13%, dopo il rallentamento osservato a gennaio.

Secondo la lettura preliminare dell’Istat, nel mese di febbraio l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 9,2% su base annua, da +10% nel mese precedente.

In frenata i prezzi dei beni energetici

Il rallentamento del tasso di inflazione si deve, in primo luogo, all’accentuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da -12% a -16,7%) e alla decelerazione di quelli degli energetici non regolamentati (da +59,3% a +40,8%), i cui effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli alimentari sia lavorati (da +14,9% a +16,2%) sia non lavorati (da +8% a +8,4%), di quelli dei tabacchi (da una variazione tendenziale nulla a +1,8%), dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,5% a +6,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,9% a +6,3%).

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +6,0% del mese precedente a +6,4%, quella al netto dei soli beni energetici da +6,2% a +6,5%.

L’inflazione rallenta nell’Eurozona

Frena anche l’inflazione dell’Eurozona. E’ quanto emerge dai dati preliminari dell’Ufficio statistico europeo (Eurostat), che ha pubblicato stamattina la stima flash dell’inflazione. Il dato tendenziale segna un +8,5% contro il +8,2% atteso dagli analisti e l’8,6% del mese precedente. Su mese, invece, i prezzi al consumo dovrebbero aver registrato un aumento dello 0,8% dopo il -0,2% del mese precedente.
L’inflazione core – che esclude energia, cibo e tabacchi – viene stimata al 5,6% dal 5,3% del mese precedente e atteso.
L’inflazione armonizzata, escluse le componenti cibo ed energia, è attesa al 7,4% dal +7,1% del mese precedente e dal +6,9% del consensus.

In Italia sale il tasso di disoccupazione

Inoltre, a gennaio 2023, rispetto al mese precedente, in Italia aumentano occupati e disoccupati mentre diminuiscono gli inattivi. Rispetto a dicembre 2022, il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti). L’occupazione, indica l’Istat, cresce (+0,2%, pari a +35mila) per donne, dipendenti permanenti e per chi ha più di 35 anni; risultano in calo i dipendenti a termine, gli autonomi e i giovani.

Il numero di persone in cerca di lavoro cresce su base mensile (+1,7%, pari a +33mila unità) tra le donne e i minori di 50 anni. Il tasso di disoccupazione totale sale al 7,9% (+0,1 punti), quello giovanile al 22,9% (+0,7 punti). La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -83mila unita’) coinvolge uomini, donne e persone con piu’ di 35 anni d’eta’. Il tasso di inattività scende al 33,9% (-0,2 punti).

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