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EconomiaIn evidenza Lun 09 gennaio 2023

Arriva l'offerta di Lufthansa, in pochi mesi il valore di Ita si è dimezzato

La compagnia tedesca offrirà poco più di 200 milioni per il 35-40%, ma pochi mesi fa valutava Ita più di un miliardo Arriva l'offerta di Lufthansa, in pochi mesi il valore di Ita si è dimezzato LUFTHANSAAEREOAEROMOBILEAEROPLANO
Redazione Verità&Affari
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Le garanzie sull’occupazione

Potrebbe decidersi nelle prossime ore il futuro di Ita, la compagnia aerea nata dalle ceneri di Alitalia. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm che ha fissato le regole per la cessione della newco non sembrano esserci strade alternative all’ipotesi Lufthansa, tant’è che si moltiplicano le voci che danno per imminente (già in settimana) l’ufficializzazione dell’offerta tedesca.

Sembra che un accordo sia stato trovato anche sugli ultimi punti dolenti che riguardano la garanzia sui livelli occupazionali e la governance. L’ingresso di Lufthansa sarà infatti graduale, prima con una quota di minoranza intorno al 35-40% e poi in un secondo momento con l’acquisizione della totalità delle quote. Sarà quindi necessario trovare una modalità d’intesa con il Tesoro che probabilmente sovrintenderà a tutte le decisioni che riguarderanno hub e posti di lavoro.

Il precedente in Belgio

Del resto non è la prima volta che Lufthansa adotta una strategia di questo tipo. Era successo già con Brussels Airlines, la compagnia belga creata nel 2006 dopo la bancarotta di Sabena. Nel 2009 Lufthansa comprò una quota del 45% in Brussels Airlines, con un’opzione per acquisire il restante 55% dal 2011 in poi. Certo in quel caso ci vollero un po’ di anni – si arrivò al 2016 – prima che l’operazione si completasse.

Si parla di un’offerta di poco più di 200 milioni per il 35-40% del gruppo, con una valutazione complessiva non superiore ai 600 milioni. Se si considera solo pochi mesi fa si parlava di quasi un miliardo e mezzo (all’epoca Lufthansa era accompagnata da Msc Croceiere) si può capire in che modo l’asset sia stato svalutato e che occasione sia stata persa con il governo Draghi e perché l’attuale esecutivo ha fretta di chiudere.

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