Ita, offerta di Lufthansa per una quota di minoranza - V&A
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EconomiaPrimo piano Mer 18 gennaio 2023

Offerta di Lufthansa da 350 milioni per il 40% di Ita. Opzioni per salire ancora

Mentre Air France comunicava di non aver intenzione di fare offerte, Lufthansa presentava la sua proposta per una quota di minoranza di Ita Offerta di Lufthansa da 350 milioni per il 40% di Ita. Opzioni per salire ancora LUFTHANSAAEREOAEROMOBILEAEROPLANO
Tobia De Stefano
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Tobia De Stefano

Con una lunga esperienza nel settore economico, ha lavorato a Libero Mercato e Libero. Ora è alla Verità e scrive per Panorama e Verità & Affari

Offerta di Lufthansa per una quota di minoranza

Proprio mentre il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti precisava che alle 18 sarebbe scaduto il termine per la presentazione dell’offerta di Lufthansa per Ita, la compagnia tedesca ha fatto la sua mossa offrendo 350 milioni per il 40% del vettore nato dalle ceneri di Alitalia. Lufthansa ha anche chiarito che saranno concordate opzioni per l’acquisto delle azioni rimanenti e che dopo l’America e il domestico l’Italia rappresenta il mercato più importante. “Qualora entrambe le parti decidano di firmare il memorandum d’intesa – si legge nel comunicato – ulteriori negoziati e discussioni saranno condotti su base esclusiva”.

Si precisa quindi che “gli ulteriori colloqui di approfondimento andranno a concentrarsi principalmente sulle forme e modalità del possibile investimento azionario, sull’integrazione commerciale e operativa di Ita nel Gruppo Lufthansa e sulle sinergie che ne deriveranno”. “La volontà di integrare Ita Airways all’interno delle compagnie del Gruppo risiede nel forte interscambio del Paese a livello globale, tramite viaggi d’affari e privati, nella sua forte economia orientata all’esportazione e nel suo essere uno dei luoghi turisticamente più attrattivi in Europa”, conclude la nota.

Sembra chiaro quindi che l’offerta non prevede nessun obbligo di acquistare altre quote e quindi raggiungere il 100% di Ita. Mentre ancora non è chiaro se tra le richieste ci sia anche quella di inserire una clausola che tuteli Lufthansa rispetto alle azioni legali dei dipendenti di Alitalia (Ita è nata infatti dalle ceneri dell’ex compagnia di bandiera) oggi in cassa integrazione. In una nota il Mef ha precisato di aver ricevuto “una lettera di intenti da parte di Deutsche Lufthansa AG per acquisire una quota di minoranza di Ita Airways Spa. Il Mef si riserva di esaminare la congruità dell’offerta nel rispetto dei requisiti previsti dal Dpcm. Non sono arrivate altre offerte alla scadenza dei termini prevista per le ore 18 di oggi”. Altri dettagli non trapelano. Anche se da fonti vicine all’operazione emerge la volontà delle parti di arrivare alla firme di un Mou in tempi rapidissimi per poi procedere nei prossimi mesi alla stesura dei contratti definitivi. 

Poche ore prima, comunque, Air France aveva comunicato al governo italiano che non avrebbe presentato nessuna offerta. A dir il vero, nonostante l’interesse mostrato negli ultimi giorni, non sembra che la compagnai francese avesse la possibilità di presentare un’offerta essendo ancora impegnata nella restituzione degli aiuti di Stato per la pandemia. 

Con l’eventuale acquisizione di Ita Airways, Lufthansa rafforzerebbe la sua posizione di mercato e andrebbe a inserire un altro tassello nella “squadra” delle compagnie aeree che comprende già Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Air Dolomiti e Eurowings. Al momento l’ad Carsten Spohr guida un gruppo che può contare su quasi 110 mila dipendenti e più di 350 aerei di flotta. Un colosso che nel 2021 ha fatturato più di 16,8 miliardi di euro e che nei primi 9 mesi del 2022 ha già registrato ricavi pari a 23,9 miliardi di euro e utili per 484 milioni. Superata la fase difficilissima della pandemia, Lufthansa, ha rimborsato gli aiuti di Stato e ha ricominciato a mettere nel mirino prede da conquistare.

La nuova offerta a un anno di distanza

Si chiude in questo modo un cerchio lungo un anno. Esattamente 12 mesi Lufthansa aveva presentato la prima manifestazione di interesse accompagnata dal gruppo Msc che fa capo all’armatore Gianluigi Aponte. Lo schema dell’operazione prevedeva che la cordata rilevasse l’80% di Ita (60% Msc e 20% Lufthansa 20%) per circa 1,4 miliardi di euro. Alla gara si erano presentati anche la cordata formata dal fondo Usa Certares in partnership commerciale con Air France e Delta Air e un altro fondo americano, Indigo Partners, azionista di compagnie low cost tra cui Wizz Air. A sorpresa, mentre tutti gli indizi portavano verso una trattativa in esclusiva con Msc-Lufthansa, la scelta del governo Draghi vide prevalere Certares. Ma con l’arrivo del governo Meloni lo scenario è cambiato di nuovo. La trattativa con Certares si è risolta in un nulla di fatto e, a quel punto, è scesa in pista Lufthansa che nelle scorse ore ha fatto la sua mossa. Che ha tutte le carte in regola per essere quella decisiva.

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