Italia, frena in aprile l'export verso i paesi extra-Ue, è la prima volta da due anni
Tra i settori particolarmente marcato il calo dei beni di consumo. Frenata delle esportazioni verso la Gran Bretagna mentre crescono gli UsaFrena l’export italiano verso i paesi extra-Ue
Frenata in aprile per l’export italiano verso i paesi extra-Ue. Su base annua, si tratta del primo calo dopo due anni di crescita. La frenata più accentuata tra i principali partner commerciali è quella verso la Gran Bretagna. Mentre tra i settori è particolarmente marcato il calo dei beni di consumo. Secondo i dati Istat, l’interscambio commerciale dell’Italia con i paesi extra Ue27 ha registrato ad aprile 2023 una diminuzione congiunturale per le esportazioni (-2,1%) e un marcato aumento per le importazioni (+13,9%). L’Istituto di statistica spiega che al secondo mese consecutivo dell’export contribuiscono principalmente le minori vendite di beni di consumo non durevoli e beni intermedi, mentre l’import, interrompendo la dinamica congiunturale negativa in atto da settembre scorso, registra un marcato incremento diffuso a tutti i raggruppamenti.
la frenata dei beni di consumo
Scendendo nei dettagli, la diminuzione su base mensile dell’export è spiegata dalla riduzione delle vendite di beni di consumo durevoli (-7,8%) e non durevoli (-7,6%) e di beni intermedi (-7,2%); mentre aumentano le esportazioni di beni strumentali (+7,5%) ed energia (+4,7%). Dal lato dell’import, si rilevano aumenti congiunturali per tutti i raggruppamenti.
Nel trimestre febbraio-aprile 2023, rispetto al trimestre precedente, l’export diminuisce del 2,6%, per effetto in particolare delle minori vendite di beni intermedi (-6,2%) e beni strumentali (-3,8%). Nello stesso periodo, l’import segna una riduzione congiunturale (-13,4%), generalizzata e più marcata per energia (-25,6%).
Primo calo dopo due anni di crescita
Ad aprile 2023, l’export flette su base annua del 5,1% (da +6,8% di marzo), registrando il primo calo dopo oltre due anni di crescita. A esclusione dei beni strumentali (+10,7%), la riduzione riguarda tutti i raggruppamenti ed è più ampia per energia (-38,5%). L’import registra una flessione tendenziale del 19,5% (calo per il quarto mese consecutivo), determinata dalla contrazione degli acquisti di energia (-37,3%), beni intermedi (-12,9%) e beni di consumo non durevoli (-8,9%).
Ad aprile 2023 il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +1.216 milioni (-2.711 milioni ad aprile 2022). Il deficit energetico (-5.838 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-9.286 milioni) e l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 6.575 milioni di aprile 2022 a 7.054 milioni di aprile 2023.
Bene gli Usa, male Regno Unito e Asia
Ad aprile 2023, l’export verso Regno Unito (-15,1%), paesi Opec (-8,1%), paesi Asean (-6,3%) e Cina (-2,4%) è in diminuzione in termini tendenziali; aumentano, invece, le vendite verso Turchia (+8,5%), Giappone (+6,7%) e Stati Uniti (+6,6%).
Gli acquisti da quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27 sono in calo su base annua. Le importazioni dalla Russia registrano la contrazione tendenziale più ampia (-85,2%).
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