Coldiretti: salvare il Pnrr spostando fondi sull'agroalimentare - V&A
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EconomiaPrimo piano Mer 21 dicembre 2022

La proposta di Coldiretti: "Spostare i fondi Pnrr sull'agroalimentare"

Raddoppiare da 5 a 10 miliardi i soldi destinati al settore: è la richiesta che emerge dall'assemblea di Coldiretti. La proposta di Coldiretti: "Spostare i fondi Pnrr sull'agroalimentare" Ettore Prandini
Redazione Verità&Affari
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L’assemblea di Coldiretti

Raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell’Europa. E’ la proposta lanciata dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini durante l’assemblea dell’associazione.

L’agroalimentare è capace di assorbire le risorse di chi non riesce a spendere, come dimostrano le domande presentate dalle nostre imprese sui bandi aperti, dalle filiere alle energie fino alla logistica. Risorse necessarie per sostenere lo sforzo di innovazione delle imprese e rafforzare l’impegno per la sostenibilità ambientale che vede l’Italia svolgere un ruolo di leadership in Europa”, ha detto Prandini.

Il giudizio sulla manovra

Il numero uno degli agricoltori ha promosso la legge di bilancio in discussione in queste ore alla Camera. “Una finanziaria nel complesso positiva poiché il governo è riuscito a dedicare la giusta attenzione al settore agroalimentare”. Nel complesso, ricorda il leader di Coldiretti, “ammonta ad oltre 2 miliardi di euro il valore delle misure in manovra che impattano sull’agroalimentare italiano”.

Tra queste misure si segnalano in particolare l’esenzione Irpef, l’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, il credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia, le risorse per la sovranità alimentare, i buoni lavoro per semplificare le assunzioni, il fondo per l’innovazione e la digitalizzazione, il contenimento dei cinghiali, i contributi per il fermo pesca.

Il problema dei cinghiali

A proposito di cinghiali. Il presidente di Coldiretti Prandini ha fornito qualche numero. Sono 2,3 milioni gli esemplari che scorrazzano in città e campagne, mettendo a rischio la sicurezza delle persone, le coltivazioni e gli allevamenti (si pensi alla peste africana) “con danni economici incalcolabili”.

Secondo un sondaggio, l’81% degli italiani pensa che il problema vada affrontato ricorrendo agli abbattimenti. Solo nell’ultimo anno si conta un incidente ogni 41 ore, con 13 morti e 261 feriti gravi.

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