Bankitalia: senza gas russo, Italia in recessione per due anni - V&A
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Economia Ven 16 dicembre 2022

Lo scenario di Bankitalia: senza gas russo, Italia in recessione per due anni di fila e inflazione all'11% nel 2023

Gli esperti di Bankitalia pubblicano le loro proiezioni macroeconomiche per il periodo 2022-2025. Tutto è appeso alla variabile Russia. Lo scenario di Bankitalia: senza gas russo, Italia in recessione per due anni di fila e inflazione all'11% nel 2023
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Le previsioni di Bankitalia: lo scenario avverso

Le previsioni sull’economia sono appese all’andamento della guerra in Ucraina. E del suo risvolto: la guerra economica tra Occidente e Russia. Secondo Bankitalia, se Mosca dovesse bloccare l’export di gas verso l’Europa, il nostro Paese finirebbe in recessione per due anni di fila. E l’inflazione il prossimo anno raggiungerebbe l’11%.

E’ quanto emerge dalle proiezioni macroeconomiche per l’Italia nel quadriennio 2022-25 elaborate dagli esperti di Via Nazionale. Benché il nostro Paese abbia ridotto la propria esposizione alla Russia per quanto riguarda le forniture di gas (il nostro principale venditore è diventato l’Algeria), il metano di Mosca rimarrà indispensabile almeno fino alla fine del 2024.

Secondo Bankitalia, se il Cremlino dovesse chiudere i rubinetti il nostro Pil calerebbe dell’1% il prossimo anno e di un altro 1% nel 2024, per poi comunque rimanere stagnante nel 2025. In questo scenario avverso l’inflazione prenderebbe il volo: 11% il prossimo anno (contro il 7,3% previsto nello scenario ritenuto invece più probabile), per poi calare gradualmente fino al 2% nel 2025.

Nello scenario di Bankitalia si ipotizza la riduzione nell’offerta di materie prime energetiche comporterà un forte aumento delle loro quotazioni sui mercati internazionali, in particolare nei mesi invernali del 2023 e del 2024, e un marcato indebolimento del commercio mondiale. Inevitabile sarebbe il ricorso ai razionamenti dei consumi di energia per uso industriale. Mentre le condizioni di offerta dei finanziamenti andrebbero a farsi sempre più restrittive.  

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