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EconomiaPrimo piano Mar 17 gennaio 2023

Il D-Day per l'offerta di Lufthansa su Ita: 300 milioni per il 40%. Zero possibilità per Delta

Domani l'offerta sul tavolo del Mef. La risposta è attesa in tempi strettissimi per arrivare poi alla firma del preliminare Il D-Day per l'offerta di Lufthansa su Ita: 300 milioni per il 40%. Zero possibilità per Delta Un aereo Ita
Redazione Verità&Affari
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Arriva l’offerta di Lufthansa sul tavolo del Mef

Dovrebbe essere domani il grande giorno: quello dell’offerta ufficiale recapitata da Lufthansa sul tavolo del Mef per acquisire il 40% di Ita a un prezzo leggermente più altro rispetto alle cifre circolate nelle ultime settimane. Secondo il Corriere della Sera si tratterebbe di un aumento di capitale da 300 milioni per il 40% della compagnia. Un primo passo al quale ne seguiranno degli altri che sulla falsa riga del modello Austrian o Brussels Airlines consentiranno a Lufthansa nel giro di qualche anno di arrivare al 100% di Ita. 

La risposta del Mef dovrebbe poi arrivare in tempi strettissimi con l’obiettivo di firmare un preliminare al massimo entro l’estate. Da tempo il governo ha capito che più passa il tempo e più Ita perde valore da qui l’accelerazione con Lufthansa dopo che l’esclusiva con Certares era stata fatta scadere. Come non ricordare che meno di un anno fa la stessa Lufthansa, in compagnia però di Msc, aveva messo sul piatto quasi 1,5 miliari per Ita. Proprio per questo da più parti viene confermato che la possibilità di un ritorno in scena di Delta o Air France è completamente da escludere. 

La clausola di salvaguardia

Meno chiara invece la situazione che riguarda la cosiddetta clausola di salvaguardia e la protezione dalle cause legali. Da un lato infatti il vettore tedesco chiederebbe  di avere le mani libere se il piano industriale non dovesse portare i risultati sperati. La possibilità cioè di ritirarsi da un’acquisizione al 100% nel caso in cui l’impresa non dovesse funzionare e ci fosse un deterioramento della situazione economica. Dall’altro Lufthansa vuol essere protetta dalle cause di lavoro: le potenziali vertenze derivanti dall’integrazione della compagnia nata sulle ceneri di Alitalia e in particolare dalle cause intentate dagli ex dipendenti di Alitalia attualmente in cassa integrazione. 

Al momento le voci divergono. Difficile che le richieste di Lufthansa vengano accolte in toto, così come sembra altrettanto improbabile che una qualche forma di tutela rispetto alle potenziali cause derivanti dal passaggio da Alitalia a Ita non sia prevista. 

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