Pos e Opzione donna, governo pronto ad un passo indietro
Prende piede all'interno della maggioranza l'ipotesi di annullare la norma sul Pos e si cerca un'intesa per Opzione donna. Il premier Giorgia MeloniLa discussione nella maggioranza su Pos e Opzione donna
Prende piede all’interno della maggioranza l’ipotesi di annullare la norma, che era stata inserita in manovra sui Pos o di abbassare da 60 a 30 euro la soglia per le multe ai commercianti, che non dovessero accettare i pagamenti elettronici. A questa soluzione sta lavorando il governo, insieme al tentativo di trovare un’intesa su Opzione donna. L’obiettivo è arrivare ad un accordo anche con l’opposizione e presentare un emendamento sottoscritto da tutti i relatori o quasi.
Sul tema del Pos nelle ultime ore è intervenuta anche Unimpresa che, tramite il suo il vicepresidente Giuseppe Spadafora, ha fatto sapere che “l’eventuale eliminazione della norma sull’obbligo di accettare pagamenti con il Pos da 60 euro, rispetto agli attuali 30 euro, confermerebbe che si tratta di una misura poco rilevante sul piano pratico, ma servita al governo per strumentalizzare la bagarre politica e distogliere l’attenzione da una misura assai più rilevante per il Paese e per la nostra economica”.
Il riferimento è all’innalzamento del tetto all’uso del contante fino a 5.000 euro. “Se è possibile, a nostro giudizio, sacrificare la norma sul Pos, riteniamo invece fondamentale, per far ripartire i consumi, consentire un uso più ampio del denaro contante”, ha detto Spadafora.