Le prossime sfide dei Benetton: da Mediobanca ai progetti pharma
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Economia Mar 12 luglio 2022

Le prossime sfide dei Benetton: da Mediobanca al delisting ai progetti pharma

Alessandro Benetton è diventato presidente della holding Edizione a gennaio, a tre anni dalla scomparsa di Gilberto Benetton. Le prossime sfide dei Benetton: da Mediobanca al delisting ai progetti pharma SEDE MEDIOBANCA
Camilla Conti
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Camilla Conti

Le sfide che attendono la famiglia Benetton

Il libro scritto da Alessandro Benetton per raccontare la sua attività, il suo percorso esterno alla famiglia si chiama La Traiettoria. Quale sarà quella del gruppo dopo le nozze tra Autogrill e Dufry? E in quale business potrebbe decidere di fare shopping con la liquidità incassata dalla cessione di Autostrade? Per rispondere bisogna partire comunque dall’intricato albero genealogico della famiglia di Ponzano Veneto. Alessandro Benetton è diventato presidente della holding Edizione a gennaio, a tre anni dalla scomparsa di Gilberto Benetton, sancendo una ritrovata unità di vedute tra i rami familiari. Gli eredi di Gilberto e Carlo, il ramo di Giuliana e quello di Luciano, hanno concordato di riscrivere lo statuto, è stato dunque deciso un periodo di lock up di cinque anni e modalità, anche di prelazione, che consentono di preservare l’unitarietà del controllo di Edizione in capo alla famiglia Benetton. In pratica per almeno cinque anni nessun ramo potrà vendere all’esterno la propria quota, che attraverso una serie di meccanismi di prelazione potrà essere liquidata all’interno della dinastia.

La strategia di Benetton

Spetta comunque a Alessandro decidere la traiettoria delle partecipazioni della cassaforte di famiglia. Ma anche quella del suo fondo di private equity 21 Invest che a metà giugno ha tentato di mettere nel carrello il torrone della Pernigotti attraverso la controllata cremonese Witor’s. A metà giugno, come ha rivelato MF, c’è stato un incontro tra la società e i sindacati sulla vendita dello storico marchio italiano del torrone di Novi Ligure, la cui crisi si trascina ormai dal 2013, dopo che a fine maggio è saltata a sorpresa la cessione nonostante una lettera d’intenti fra la proprietà turca Toksöz e la stessa Witor’s. La settimana scorsa, però, in una riunione al ministero dello Sviluppo economico, i turchi hanno annunciato di aver sospeso le trattative con possibili investitori e di voler avviare un piano di rilancio investendo risorse proprie.

Nel portafoglio di 21 Invest c’è però anche ProductLife, uno dei tre principali gruppi mondiali specializzati nella consulenza regolatoria alle aziende farmaceutiche che ha comprato la francese Quoretex (che consentirà alla società controllata da 21 Invest di aumentare i propri servizi di consulenza) e la danese Pharma It, specializzata nello sviluppo di sistemi di information technology per aziende attive nel pharma e nel biomedicale. Con queste due mosse ProductLife si rafforza anche sui mercati del Nord Europa.

La galassia 21Invest

Vedremo se il pharma continuerà a restare nella traiettoria di acquisizioni della galassia di 21Invest, creata nel 1992 e controllata al 48,7% da Benetton jr a cui si affiancano nel capitale la quota della holding del ramo Luciano Benetton, Ricerca (al 18,2%, il cui ceo è sempre Alessandro) e altri pacchetti di proprietà dei managing partner e di altri investitori. Un po’ più deludente, invece, è la performance del mattone. Il bilancio 2021 della subholding Edizione Property, che opera nell’immobiliare, è stato infatti archiviato con un utile di 880mila euro in forte calo rispetto ai 5,7 milioni del 2020 (e ancor più rispetto ai 32 milioni dell’esercizio 2019). Tanto che, secondo indiscrezioni circolate nei mesi scorsi, i Benetton sarebbero pronti a vendere Edizione Property col proprio portafoglio di edifici di prestigio o, in alternativa, potrebbero dividere il patrimonio immobiliare tra i quattro rami della famiglia. Tra gli asset più di valore c’è anche il palazzo romano di piazza Augusto Imperatore dove nel 2023 verrà inaugurato il nuovo hotel Bulgari.

Le operazioni finanziarie dei Benetton

Nella futura traiettoria dei Benetton c’è anche la finanza. O meglio, le partecipazioni finanziarie. Come quelle nelle Generali e in Mediobanca su cui potrebbe consumarsi una nuova sfida sulla governance tra i soci dopo quella sul Leone. Ma a differenza della partita triestina, in Piazzetta Cuccia i Benetton – che custodiscono in Edizione il 2,1% del capitale dell’istituto milanese – potrebbero fare come la Svizzera ovvero restare neutrali anche perché Mediobanca è tra gli advisor delle due operazioni fondamentali per Ponzano: l’opa Atlantia e Autogrill-Dufry. Oppure, è la scommessa di alcuni osservatori, decidere addirittura di lasciare il ring cedendo la sua quota.

Il delisting di Atlantia

Prima però va conclusa a ottobre l’offerta per il delisting di Atlantia. Solo dopo aver portato a termine questa operazione Alessandro Benetton deciderà le prossime mosse. Intanto, la società ha annunciato l’acquisto per quasi 1 miliardi da Siemens di Yunex Traffic, azienda che incorpora piattaforme ed infrastrutture per la gestione dei flussi di traffico e della mobilità urbana (quindi software, sensori, telecamere).

Atlantia ha inoltre promosso la nascita di UrbanV, società che dovrà sviluppare in Europa il business degli aeroporti a decollo verticale, per i nuovi droni elettrici in grado di trasportare merci e persone. UrbanV, che è guidata dall’ex general manager di Uber Italy, Carlo Tursi, collaborerà con Volocopter, il produttore dei droni elettrici su cui Atlantia ha investito 50 milioni.

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