Santanchè e il Twiga: «Draghi ha svenduto i lidi all’Ue»
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Economia Sab 20 agosto 2022

Santanchè e il Twiga: «Draghi ha svenduto i lidi all’Ue. A rischio le famiglie italiane»

La Santanchè e il Twiga: «Draghi ha svenduto i lidi all’Ue Per noi viene prima l’Italia». I bandi 2023 sugli stabilimenti balneari. Santanchè e il Twiga: «Draghi ha svenduto i lidi all’Ue. A rischio le famiglie italiane»
Paola Bulbarelli
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Paola Bulbarelli

I bandi sugli stabilimenti balneari

Ci mancava la tromba d’aria di giovedì: diciassette tende distrutte, devastazione generale, mesi di lavoro andati in fumo in pochissimi attimi. «Ma ci siamo rimboccati le maniche e la serata non è andata persa, tante prenotazioni al ristorante dovevano essere comunque rispettate», spiega Daniela Santanchè, socia con Flavio Briatore e Dimitri d’Asburgo del Twiga, la spiaggia più esclusiva della Versilia.

Per la senatrice di Fratelli d’Italia l’estate corrisponde a lavoro. «Lei non sa come mi arrabbio quando mi attaccano sui social, dove mi scrivono “ma vai a lavorare” senza capire che il Twiga non è un divertimento ma un impegno molto serio e totale, sono vent’anni che non faccio vacanze. Capisco anche che lavorare al Twiga è meglio che in miniera. Vorrei chiedere a certe persone quanti posti di lavoro hanno costruito nella loro vita».

Aperto nel 2001, Santanchè ha sempre fatto parte della compagine societaria. «Avevamo individuato nella Versilia una zona turistica importante dove c’era ancora la possibilità di uno sviluppo e quindi abbiamo cercato con passione e dedizione di creare quello che dopo tanti anni è riconosciuto anche da gli avversari come un’impresa di successo». Al punto che, passando sul lungomare, si può vedere parecchia gente farsi selfie davanti al cartello d’entrata.

Imprenditrice prima di tutto.

«Lo era mio padre e ho continuato un percorso. Ho sempre puntato a creare ricchezza che significa poter offrire il maggior numero di posti di lavoro e valorizzare il territorio. Di turismo si parla tanto ma poi da noi fare turismo è sempre molto difficile».

Il Twiga in numeri?

«Una squadra di 160 persone, abbiamo tre turni perché di fatto siamo aperti 24 ore al giorno. Dal magazzino al ristorante fino a organizzare il programma artistico di tutta la stagione, non è certo cosa semplice. È una vera e propria impresa. Dobbiamo soddisfare le esigenze dei nostri clienti».

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