Toyota: i produttori di auto hanno dubbi sul tutto elettrico - V&A
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EconomiaPrimo piano Lun 19 dicembre 2022

Toyota rompe il muro del silenzio: "La maggioranza degli operatori del settore auto ha dubbi sul tutto elettrico"

Il numero uno di Toyota: "Molti hanno paura di dirlo, ma pensano che non dovremmo limitarci a una sola opzione per ridurre le emissioni". Toyota rompe il muro del silenzio: "La maggioranza degli operatori del settore auto ha dubbi sul tutto elettrico" TOYOTA LOGO
Giuliano Longo
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Giuliano Longo

Toyota e la “maggioranza silenziosa”

Mentre l’Europa conferma lo stop ai motori a combustione a partire dal 2035, Toyota si fa portavoce di una “maggioranza silenziosa” che ha forti dubbi su una mobilità full electric.

La più grande casa automobilistica del mondo, antesignana del motore a idrogeno, per bocca del presidente Akio Toyoda, si chiede se l’elettrico può e debba essere la sola risposta alla riduzione delle emissioni. La posizione della casa giapponese riflette anche un crescente disagio sulla rapidità con cui le case automobilistiche possono effettuare questa transizione.

I produttori di automobili stanno facendo grandi investimenti sui veicoli completamente elettrici, sostenuti dalla forte domanda per il numero limitato di modelli attualmente disponibili. Tuttavia, le sfide cresceranno, in particolare per garantire parti e materie prime per le batterie. E nel settore sono emerse preoccupazioni sulla velocità con cui i clienti effettueranno il passaggio all’elettrico, soprattutto perché i prezzi dei veicoli sono aumentati vertiginosamente quest’anno.

“Le persone coinvolte nell’industria automobilistica sono in gran parte una maggioranza silenziosa”, ha detto Toyoda, “quella maggioranza silenziosa si chiede se i veicoli elettrici siano davvero ok come unica opzione. Ma pensano che sia la tendenza, quindi non possono parlare ad alta voce“.

Strategia diversificata

Mentre i principali rivali, tra cui General Motors e Honda Motor, hanno fissato la deadline per le loro vetture completamente elettriche, Toyota ha fatto propria una strategia di investimento in una gamma diversificata di veicoli che include auto a idrogeno e ibride, che combinano batterie e motori a gas.

La casa nipponica ha puntato così sull’ibrido – tecnologia che ha inventato con il debutto della Toyota Prius negli anni ’90 – come opzione agli elevati costi del full electric a cui si somma, per giunta, la carenza di infrastrutture di ricarica in molte parti del mondo. “Poiché la risposta giusta non è ancora chiara, non dovremmo limitarci a una sola opzione“, ha affermato Toyoda.

Punto di vista che, come lui stesso ha riferito, negli ultimi anni, sulla scia del successo dei produttori di soli veicoli elettrici, è divenuto via via più faticoso trasmettere agli stakeholder, funzionari governativi compresi. Toyota e le case automobilistiche tradizionali, come Ford e GM, si trovano così tra due fuochi: i produttori di fascia alta come Tesla e la nuova concorrenza di startup come Rivian Automotive e Lucid Group. A loro vantaggio, però, c’è la base clienti molto piú ampia e dislocata in aree aree rurali e in economie in via di sviluppo con forniture di elettricitá poco affidabili.

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