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EnergiaIn evidenza Mer 14 dicembre 2022

Bollette, cosa potrebbe succedere coi contratti in scadenza: c'è il rischio di un nuovo caos rimborsi

Enel fa ricorso contro l'Antitrust, non vuole rinnovare i contratti in scadenza senza aumenti di prezzo: Rischio caos sulle bollette Bollette, cosa potrebbe succedere coi contratti in scadenza: c'è il rischio di un nuovo caos rimborsi
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Bollette, cosa succede coi contratti in scadenza

Enel, pronta al ricorso contro il provvedimento Antitrust, non vuole rinnovare i contratti scaduti senza gli aumenti di prezzo. Secondo la società, che ha circa la metà dei clienti nel mercato libero dell’energia,  nel caso dei contratti scaduti si tratta, da parte dell’Autorità, di “un’interpretazione analogica errata di una disposizione eccezionale, in contrasto con le norme nazionali ed i regolamenti europei”.

Enel non ci sta. “Il provvedimento emanato – recita ancora  il comunicato – impedendo di recepire le variazioni di costo intervenute dopo la scadenza del contratto, danneggia i clienti per i quali gli operatori elettrici non avranno energia disponibile a prezzi pre-crisi che rischiano, dunque – stante l’impossibilità di rinnovare il contratto – di transitare sul mercato tutelato o della salvaguardia che oggi pratica prezzi più alti di quelli applicati in sede di rinnovo delle offerte in scadenza”.

“Scarico dei costi sulle società”

Secondo Enel gli aumenti dell’energia, dovuti alla guerra tra Russia e Ucraina, vengono scaricati dal governo sulle società elettriche. Un mercato molto frammentato, si parla di circa 600 aziende, alcune piccole, che senza le revisioni di prezzo dell’energia potrebbero non farcela.

Quali sarebbero gli aumenti?

Ma di che aumenti si tratta? Se venissero applicati quelli Istat il divario tra un vecchio contratto e uno nuovo sarebbe enorme. L’energia elettrica sul mercato libero infatti figura al primo posto tra i rincari nella classifica dello scorso novembre: +239% rispetto allo stesso mese 2021.

Mentre l’aumento per lo stesso periodo nel mercato tutelato è stato del 91%. Enel però, nel suo comunicato, sostiene che nel caso di rinnovo del contratto, il costo dell’energia sul mercato libero sarebbe comunque più basso di quanto un cliente potrebbe avere se passasse al mercato tutelato.

Secondo il confronto effettuato sul portale Arera, ossia l’autorità dell’energia elettrica, le cose stanno diversamente. Infatti per utenze che consumano fino a 1.500Kw all’anno, scegliendo una tariffa fissa, l’offerta a maggior tutela è più conveniente rispetto al mercato libero. Mentre se si sceglie una offerta a prezzo variabile, con i rischi che questo comporta, il mercato libero è più conveniente. Le differenze però sono minime: si parla di 80-100 euro all’anno.

Rischio nuovo caos rimborsi bollette

Enel ha 7 giorni di tempo per far valere le sue ragioni presso l’Antitrust, restando poi  in attesa dell’esito del ricorso al Tar del Lazio.

Le associazioni dei consumatori però già paventano un caso simile a quello delle tariffe tlc a 28 giorni riportate poi a 30 dall’Autorità ma non in maniera immediata dai gestori. Cosa che ha provocato notevoli problemi quando le società tlc vennero obbligate al rimborso. E dunque l’interrogativo è d’obbligo: cosa accadrà con le bollette elettriche?

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