Bollette, tariffa fissa o variabile? Come comportarsi con luce e gas - V&A
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ApprofondimentiEnergia Mer 15 febbraio 2023

Bollette, tariffa fissa o variabile? Come comportarsi con luce e gas con il calo dei prezzi

I prezzi scendono e spuntano di nuovo offerte a prezzo fisso competitive per le bollette di luce e gas. Come comportarsi sul mercato Bollette, tariffa fissa o variabile? Come comportarsi con luce e gas con il calo dei prezzi
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Bollette luce e gas, le tariffe scendono: come comportarsi

Quale sarà il futuro delle bollette e delle tariffe di elettricità e gas dopo il calo registrato negli ultimi mesi? Il mercato certamente è più stabile dopo la grande paura registrata nello scorso agosto quando il prezzo del gas andò alle stelle per la paura, visto lo stop al gas russo a causa guerra in Ucraina, dei paesi Ue di dover passare un inverno al freddo e con le fabbriche spente. Il picco, sul mercato di riferimento per il gas in Olanda, fu di circa 300 euro al megawattora ora sceso a circa 50 euro (era però tra i 20 e i 30 euro nel 2019) grazie all’inverno mite e agli stoccaggi ancora sopra al 70%.

Purtroppo però lo stop al gas russo, secondo gli esperti, si farà ancora sentire dato che i contratti siglati con Libia e Algeria, saranno certamente più onerosi rispetto al prezzo che la Russia poteva praticare. E anche il gas liquefatto che arriva dall’Oman e che va trattato nei rigassificatori sarà più caro.  Da sottolineare che anche l’impero di Putin non è messo benissimo dato che per portare (e vendere)  il gas russo in Cina tramite gasdotto ci vorranno almeno 10 anni.

L’offerta di Poste

In realtà il mercato dell’energia elettrica è davvero complicato non solo per i consumatori ma anche per i gestori dato che il prezzo all’ingrosso denominato Pun  (ora intorno ai 17 centesimi) cambia ogni ora e il Psv, prezzo riferimento gas, ogni giorno. Ora che il mercato è meno volatile sono tornate le offerte a tariffa fissa per luce e gas, che sono meno vantaggiose rispetto a quelle con prezzi variabili.

In questo mercato, e solo con tariffa fissa, è recentemente approdata anche un colosso come Poste Italiane. L’idea è quella di semplificare le tariffe dando ai clienti la possibilità di pianificare la spesa nei 12 mesi. La tariffa, fissa per 24 mesi, che Poste propone per l’energia elettrica è di 29 centesimi a Kw  mentre per il gas metano è di 1,055 euro a metro cubo. A queste cifre vanno aggiunte le tasse mentre gli oneri di sistema sono sospesi fino al prossimo marzo e ancora non si sa se ci saranno le risorse per rinnovare la sospensione.  La tariffa proposta da Poste è in linea con altre a prezzi bloccati per quanto riguarda l’elettricità mentre è migliorativa sul fronte del gas.

Le simulazioni

Secondo una simulazione proposta dal sito di comparazione Facile.it sul fronte dell’energia elettrica la migliore offerte a prezzo bloccato, considerando consumi pari a 2.700Kw all’anno, è pari a 1.117 euro mentre per il gas con consumi pari a 1.400 smc (metri cubi) la spesa sarebbe di 2680 euro all’anno.

Passando alle tariffe variabili, che però ovviamente possono variare e di molto se influenzate da fattori geopolitici come per l’appunto la guerra tra Russia e Ucraina,  con gli stessi consumi la spese scende a 772 euro all’anno. Ancora maggiore il risparmio per quanto riguarda il gas con una spesa pari a 1.323 euro annui.

Se guardiamo a Poste un confronto fatto con gli stessi consumi porterebbe a una spesa per l’energia elettrica pari a 1.163 euro all’anno e per il gas a 1.782 euro annui.

Scommessa o certezza?

Sul portale Arera, l’Autorità per l’energia e il gas, è possibile fare un confronto tariffario per individuare il gestore più conveniente.  Secondo i prezzi riportati la miglior offerta luce è di 23 centesimi al kilowattora: a ottobre la migliore era a 48 centesimi. Quanto al gas era di 1,89 euro al metro cubo (smc), ora scesa a 89 centesimi.  

Quindi cosa deve fare il consumatore previdente? Se scommette sulla pace e su inverni sempre miti ma anche su un  notevole aumento della produzione da fonti rinnovabili certamente deve puntare su prezzi variabili, perché al momento sono i più convenienti. Chi invece vuole una certezza di spesa può passare al prezzo bloccato anche perché, se tutto dovesse andare per il meglio e quindi far scendere i prezzi dell’energia, può sempre recedere dal contratto e cambiare operatore.

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