Con la crisi il consumo di carbone vola ai massimi di sempre
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ApprofondimentiEnergia Lun 07 novembre 2022

Con la crisi il consumo di carbone vola ai massimi di sempre

Secondo il think tank Ember la produzione mondiale di energia elettrica da carbone nei primi otto mesi dell’anno è aumentata dell’1%. Con la crisi il consumo di carbone vola ai massimi di sempre
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Il consumo di carbone

Secondo il think tank Ember la produzione mondiale di energia elettrica da carbone nei primi otto mesi dell’anno è aumentata dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2021. A dispetto di quanto dicevano lo scorso novembre a Glasgow i leader mondiali nel corso della conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici, quando si discuteva se inserire nel documento finale l’impegno a una «eliminazione graduale» o a una «riduzione graduale» del carbone, l’impiego di quest’ultimo è da allora costantemente aumentato. E se nel 2021 ha raggiunto il record di sempre, quest’anno il primato potrebbe essere aggiornato.

Da quel vertice sul clima, in effetti, il mondo è cambiato. L’Europa in particolare ha dovuto fare a meno di imponenti quantitativi di gas russo, mentre il caldo e la siccità di questa estate hanno ridotto la produzione di energia idroelettrica e i problemi riscontrati nei suoi reattori hanno obbligato la Francia a rinunciare a una consistente quota della propria energia nucleare. La Cina dal canto suo ha estratto volumi record di carbone dalle sue miniere per cercare un’alternativa più economica alle altre fonti energetiche, i cui prezzi sono saliti alle stelle dopo il conflitto in Ucraina.

Il tempo

«Al momento è molto probabile che il carbone stabilisca un nuovo record quest’anno, che il gas stabilisca un nuovo record e che le emissioni del settore energetico stabiliscano un nuovo record», ha detto a Bloomberg Dave Jones, analista capo di Ember, invitando i governi «a fare sul serio». Nel frattempo le aziende produttrici si fregano le mani per i guadagni da capogiro e invitano a procedere con prudenza sulla via della decarbonizzazione.

«La decarbonizzazione è necessaria, ma deve avvenire in modo responsabile e coordinato e noi continuiamo a sostenere che si tratta di un percorso che richiederà decenni, non anni», ha dichiarato Mark Vaile, presidente della società mineraria australiana Whitehaven Coal, in occasione di un incontro con gli investitori il 26 ottobre. L’azienda ha registrato un utile annuale record quest’anno. «Le fonti energetiche tradizionali come il carbone sono fondamentali per fornire un carico di base affidabile», ha detto Vaile.

Se il mondo vuol raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050, l’Agenzia Internazionale dell’Energia stima che le centrali elettriche a carbone devono essere eliminate nei Paesi sviluppati entro il 2030 e nel resto del mondo entro il 2040. Il trend va però in senso contrario: si prevede che centinaia di miliardi di dollari saranno investiti in nuovi impianti a carbone fino alla metà del secolo, e in particolare Cina e India stanno finanziando molte nuove centrali.

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