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EnergiaIn evidenza Lun 19 dicembre 2022

È il giorno del price cap europeo sul gas? L'ultima proposta è a 188 euro, a Bruxelles si tratta a oltranza

Ennesimo consiglio energia a Bruxelles: i ministri del 27 Stati membri della Ue si confrontano di nuovo sul price cap al gas. È il giorno del price cap europeo sul gas? L'ultima proposta è a 188 euro, a Bruxelles si tratta a oltranza PREPARATIVI PER IL CONSIGLIO UE EUROPEO ALLESTIMENTO EUROPA BRUXELLES
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Trattativa a oltranza sul price cap

Ultima riunione annuale dei ministri europei dell’energia a Bruxelles e all’ordine del giorno c’è sempre il tetto al prezzo del gas. Che a quanto si apprende potrebbe a questo punto essere approvata a maggioranza qualificata, cioè ovvero con il sì di almeno 15 Paesi membri che rappresentino il 65% della popolazione europea. “Dall’inizio dell’anno ci sono già stati accordi a maggioranza qualificata”, ha detto la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson.

L’ultima proposta avanzata dalla presidenza di turno ceca del Consiglio dell’Unione fissa il prezzo massimo del gas a 188 euro a megawattora. Il tetto scatterebbe se questa soglia venisse superata per tre giorni consecutivamente. Condizioni molto lontane dalla proposta originaria della Commissione europea, in base alla quale il price cap sarebbe scattato solo se la soglia di 275 euro a megawattora fosse stata superata per due settimane di fila. Una cosa mai successa finora, nemmeno ad agosto, quando il prezzo del gas raggiunse il record dei 35o euro a megawattora. 

Gli schieramenti in campo

I più ostili all’introduzione di un price cap sono tedeschi, olandesi e danesi. La Germania ha più volte spiegato che il suo timore, nel caso dovesse scattare un tetto, è che i venditori di gas possano rivolgersi ad altri acquirenti, magari in Asia. Col risultato di lasciare l’Europa a secco di questa materia prima. 

“Nnessuno, e io sono l’ultima persona, ha nulla contro i prezzi bassi del gas sul mercato. Dobbiamo far scendere i prezzi”, ha detto il ministro dell’energia tedesco Robert Habeck questa mattina prima del vertice con i suoi colleghi. Ma “dovrà essere fatto con molta attenzione. Dobbiamo stare molto attenti a non volere il bene e innescare il male, cioè commettere un errore tecnico e sconsiderato e far sì che i prezzi salgano improvvisamente perché i mercati reagiscono negativamente”.

Il ministro greco  Konstantinos Skrekas ha invece dato la sua approvazione alla proposta ceca: “Il price cap proposto all’inizio di 275 non era un price cap. Qualsiasi soglia tra i 150, 190 e 200 andrebbe bene. Penso che il price cap a 188 darebbe il segnale giusto ai mercati”.

E la Francia ha preso deposizione in favore del gruppo di Paesi (Italia in testa) che con più decisione hanno chiesto il price cap. “La proposta della presidenza Ue fissa il tetto al prezzo del gas a 188 euro. La Francia è favorevole a una cifra compresa tra i 160 e i 200 euro. E mi pare che quest’ordine di prezzi converga con la proposta della presidenza”, ha detto la ministra francese Agnes Pannier-Runacher.

Nell’attesa dell’esito del vertice il prezzo del gas, che ancora il 15 dicembre si attestava sui 130 euro, è sceso sotto i 110 euro a megawattora.

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