Edison, raddoppio degli utili e prenota 2 centrali nucleari in Italia
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EnergiaIn evidenza Mer 04 ottobre 2023

Edison vuole raddoppiare gli utili e prenota 2 centrali nucleari in Italia

Edison alza l'asticella e presenta le strategie di sviluppo per i prossimi anni, indicando un'orizzonte, che guarda fino al 2040. Edison vuole raddoppiare gli utili e prenota 2 centrali nucleari in Italia
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Raddoppiare l’utile entro il 2030, puntando sulla transizione energetica e strizzando l’occhio al nucleare. Nel 140esimo anniversario dell’avvio delle attività in Italia, Edison alza l’asticella e presenta le strategie di sviluppo per i prossimi anni, indicando un’orizzonte, che guarda addirittura fino al 2040. Sul piatto mette 10 miliardi di investimenti per i prossimi sette anni in nuovi impianti e sistemi di accumulo, per raggiungere un ebitda di 2 e 2,2 miliardi, rispetto a 1,1 miliardi del bilancio 2022.

Un obiettivo che verrà raggiunto anche attraverso un riposizionamento industriale, che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi a rappresentare il 70% dell’utile (rispetto a una media dell’ultimo triennio del 35%). Con l’ambizione di avere il 90% della propria produzione di energia decarbonizzata entro il 2040, grazie all’impiego delle rinnovabili e di tecnologie all’avanguardia, come la cattura dell’anidride carbonica e del nucleare di nuova generazione. 

Gas e non solo

Senza tralasciare il gas, per cui il gruppo prevede di avere al 2030 un portafoglio di contratti long-term di approvvigionamento compreso tra i 13 e i 15 miliardi di metri cubi di gas naturale, di cui almeno 2 miliardi di metri cubi da contratti flessibili in termini di destinazione, per adeguare l’approvvigionamento alle richieste dei mercati. E di realizzare un secondo deposito di piccola scala per il gas naturale liquefatto al Sud, al servizio della decarbonizzazione dei trasporti pesanti marittimi e terrestri.

Allo stesso tempo, la società lavorerà sui sistemi di cattura e stoccaggio della CO2 per decarbonizzare il proprio portafoglio di generazione elettrica a gas. Sistemi che fanno abbattere quasi totalmente le emissioni di CO2 di una centrale termoelettrica, permettendone lo stoccaggio in cavità naturali, come i giacimenti esausti di idrocarburi.

Le centrali nucleari in Italia

Ma è al ritorno dell’atomo la grande scommessa verso cui guarda Edison. Tanto da ipotizzare già due centrali entro il 2040, da realizzare nel Nord Italia, vicino alle aree industriali, da 340 MW ciascuna e con tecnologia SMR, sfruttando le competenze tecnologiche dell’azionista EDF. “Siamo stati tra i primi a riaprire il dibattito sul nuovo nucleare e riteniamo che un mix energetico bilanciato abbia bisogno di un elemento programmabile e in questo nucleare può giocare un ruolo – ha spiegato l’amministratore delegato Nicola Monti -. Noi ci muoviamo all’interno di un sistema. C’è un tavolo di confronto costituito dal Mase e noi siamo uno degli attori interessati. È un tavolo complesso che deve cercare di identificare il percorso per riaprire il discorso del nucleare in Italia. Se vogliamo avere un costo dell’energia competitivo credo che la strada sia questa del nucleare“. 

 

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