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EnergiaPrimo piano Gio 22 dicembre 2022

Eni, accordo in Congo per aumentare l'import di gas liquefatto

L'Eni costruirà un nuovo impianto di produzione di gnl al largo del Congo. Un nuovo passo nel cammino di affrancamento dal metano russo. Eni, accordo in Congo per aumentare l'import di gas liquefatto SEDE ENI ALL’EURROMA
Redazione Verità&Affari
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L’accordo tra Eni e Wison Heavy Industry  in Congo

Eni ha raggiunto un accordo con Wison Heavy Industry per la costruzione e l’installazione di una unità galleggiante di produzione di gas naturale liquefatto al largo delle coste del Congo.

L’impianto, che è di fatto una nave chiamata in gergo tecnico Floating Liquefied Natural Gas (FLNG), avrà una capacità di 2,4 milioni di tonnellate all’anno ed entrerà in funzione nel 2025. E’ il secondo ad essere costruito. Il precedente, della capacità di 0,6 milioni di tonnellate annue, entrerà in funzione nel 2023.

L’Eni, presente in Congo dal 1963, sta puntando a valorizzare le proprie risorse di gas, in uno scenario di progressivo affrancamento dell’Italia dalla dipendenza dal gas russo. Proprio ieri, l’azienda italiana aveva annunciato la scoperta di una nuova riserva di gas sotto le acque che bagnano Cipro.

Nei piani dell’Eni, i due impianti consentiranno di esportare dal Congo circa 1 miliardo di metri cubi di gas nell’inverno 2023-2024 e fino a 4.5 miliardi all’anno a partire dall’inverno 2024-2025. Lo scorso settembre il presidente dello Stato africano Denis Sassou Nguesso ha accolto il numero uno di Eni Claudio Descalzi per fare il punto sui progressi nella valorizzazione e nella commercializzazione delle riserve di gas del Paese.

 

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